“Chiudere la pagina del passato”, con un atto simbolico che aprirà i lavori della Leopolda, e guardare al presente e al futuro con la macchina del tempo DeLorean, che è l’immagime della nona edizione della kermesse fiorentina intitolata “Ritorno al futuro”. Mancano poche ore all’inizio della tre giorni e il senatore Pd Matteo Renzi – mentre pubblica su Twitter una foto dal palco con gli ultimi preparativi (con il particolare del suo piede sullo skateboard) – ricorda che tutti sono invitati, che sarà più la Leopolda della gente che quella dei big, che ritorna il gong (cinque minuti a testa per parlare dal palco e poi via), ma soprattutto che non si parlerà per tre giorni del futuro del Pd.
“Non è il congresso del Pd la cosa più importante – sottolinea Renzi in una intervista a Fanpage.it – qui c’è un paese che sta andando a sbattere, non è il momento di pensare chi scegliamo tra i candidati al congresso, questo lo vedremo: ora preoccupiamoci dell’Italia”. L’inizio dei lavori sarà preceduto (la diretta streaming parte alle 21) da una conferenza stampa nella quale l’ex premier Matteo Renzi e l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan presenteranno una ‘contro-manovra’ economica. Una proposta, ha spiegato Renzi, che “se venisse accolta produrrebbe un abbassamento dello spread e un dimezzamento delle tasse”.
La manovra del governo Lega-M5s? “Spero che funzioni perché sono italiano ma temo che sia un disastro – attacca Renzi -. Temo sia un disastro perché se non riusciamo ad accedere con tranquillità ai mercati finanziari l’Italia che è un paese indebitato rischia di non pagare gli stipendi”. Bocciato nettamente il condono: “Chi paga le tasse in Italia stamattina si alza e dice sono fesso – sottolinea il senatore Dem -. Noi che paghiamo le tasse siamo tutti fessi, arriva il governo onestà, onestà ed ecco cosa fa”.
