L’incontro da incubo tra Trump e i media americani: “Siete bugiardi, falsi e disonesti”

L’incontro da incubo tra Trump e i media americani: “Siete bugiardi, falsi e disonesti”
23 novembre 2016

“Ci troviamo in una stanza di bugiardi, falsi, disonesti media che hanno sbagliato tutto”. Donald Trump avrebbe aperto in questo modo la riunione con le principali televisioni americane (CNN, NBC, FOX, ABC e CBS). Poi il presidente eletto, nel corso dell’incontro alla Trump Tower di New York, avrebbe chiamato Jeff Zucker [il capo di CNN] per nome sostenendo che a CNN sono stati bugiardi e che CNN è una televisione di bugiardi. “Odio il tuo network, tutte le persone a CNN sono bugiarde e tu dovresti vergognartene”. Non è la prima volta che Trump definisce pubblicamente i media americani una massa di disonesti che portano avanti una guerra contro di lui. Lo ha fatto diverse volte nel corso della campagna elettorale. Ma adesso, una volta eletto, tutti credevano che il meeting di ieri sera potesse servire come un primo passo per riappacificarsi.

E invece è stato il contrario, scrivono fonti citate sia dal New York Post che dal New Yorker. In una stanza con 30-40 persone Trump non ha fatto altro che attaccare i media per il modo in cui hanno raccontato la sua campagna elettorale. In realtà – continuano le fonti – le tv si erano presentate da Trump per cercare di capire in che modo garantirà l’accesso alla sua presidenza nei prossimi mesi, dopo che nei giorni scorsi c’era stato qualche incidente: una cena fissata all’ultimo non era stata inserita nella lista degli eventi pubblici. Nonostante quanto sostenuto dalle fonti, un portavoce di Trump, alla fine della riunione durata un’ora, ha detto che l’incontro con i vertici dei network americani è stato eccellente. Il New Yorker scrive che diverse fonti presenti al meeting sostengono che il clima era molto pesante e il comportamento di Trump inappropriato. Tra poco Trump andrà al palazzo del New York Times dove, dopo un incontro a porte chiuse con l’editore del giornale, ci sarà un’intervista davanti ad alcuni giornalisti e ad alcuni commentatori del quotidiano che Trump ha definito ancora una volta oggi ha definito “un giornale che sta per fallire” e un quotidiano “disonesto” che usa un tono “disgustoso”.

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