Lo show di Lilli Gruber, l’ultima zarina rossa in tv

Lo show di Lilli Gruber, l’ultima zarina rossa in tv
Lilli Gruber
29 marzo 2019

 A volte sono più scontri che incontri, quelli che vanno in onda tra Lilli Gruber e gli ospiti che lei stessa invita in televisione. Trasformando quello studio in un ring sempre pronto a ospitare l’avversario da abbattere. Il copione è sempre lo stesso: lei, la sacerdotessa, costellata dai soliti chierichetti, tutti pronti per colpire il bersaglio, giornalisticamente parlando, s’intende. D’altronde, è innaturale che nell’essere umano si possa dissolvere dall’oggi al domani ciò che arde dentro. E, nel caso della giornalista bolzanina, la sinistra è stata una grande fiamma. Prova ne è il successo elettorale del 2004, grazie al quale è divenuta parlamentare europea con l’Ulivo. E così è difficile che possano mancare sprazzi sinistri nella sua “Otto e Mezzo”. Gli ultimi, in ordine di tempo, si sono registrati poco meno di quarantott’ore fa, quando è stata invitata in trasmissione la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Sul ring, oltre alla “zarina”, i colleghi Andrea Scanzi e Marco Damilano.

Gli animi si surriscaldano sin dalle prime battute. Il tema, manco a dirlo, la famiglia, in questi giorni protagonista per il tanto discusso ‘Congresso delle Famiglie’, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo. La Meloni viene bombardata da una raffica di domande che a tratti hanno sapore di interrogatorio. Ma lei, Meloni, nel campo di battaglia si muove come una brava cuoca in cucina, a tal punto che fa perdere le staffe alla Gruber. “Basta! Meloni le tolgo l’audio!”, ha sbottato la giornalista che tra qualche settimana compirà sessantadue anni, ben portati a dire il vero. La parlamentare di FdI si è scaldata quando la conduttrice ed i due opinionisti le hanno fatto delle domande circa l’iniziativa internazionale di Verona ed ha cominciato a difendere i partecipanti al congresso: “Che veniate a dire a me che voglio andare ad un congresso in cui vogliamo convincere le donne che devono rimanere a casa a stirare, vi comunico che l’unico segretario donna di un partito in Italia si chiama Giorgia Meloni e quindi è difficile venire a spiegare a me questo”.

Poi, il colpo basso. “Contro questo congresso si è messa in moto l’internazionale del politicamente corretto”, ha tuonato la Meloni. Una frase che ha stizzito non poco la conduttrice, la quale ha detto all’ospite che se continua con questo modo di fare sarà costretta a chiuderle il microfono. Un altro dei tanti surreali momenti di televisione a “Otto e Mezzo” vede come ospite Alberto Bagnai, economista, senatore leghista e presidente della Commissione Finanze del Senato. La conduttrice lo interroga su diversi argomenti che Bagnai non ritiene di sua stretta competenza, in primis la Tav. Tanto che ad un certo punto, l’economista ha sbottato: “Io sono in Commissione finanze e voi mi interrogate sui lavori pubblici. Mi aspettavo domande più inerenti alle mie competenze”. La Gruber tira dritto, ha ben chiaro il suo obiettivo. E rivolgendosi ancora a Bagnai, ha chiesto: “Che ne pensa della riapertura delle case chiuse?”. Altra domanda al di fuori delle sue competenze. Memorabile, per dirne un’altra, l’attacco al leghista Claudio Borghi: “Studi invece di guardare lo smartphone”. In televisione, la compagnia di giro è sempre la stessa. “Ho ascoltato e visto Lilli Gruber da Fabio Fazio. Penso che non ci siano candidati migliori di lei a guidare un vasto schieramento europeista e democratico alle elezioni europee”, ha scritto poco tempo fa Adriano Sofri in un editoriale sul Foglio. Ancora le liste non sono chiuse.

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