I lugotenenti di Trump sbarcano in Europa, Pence da Merkel. E il presidente rimane alla Casa Bianca con Netanyahu

I lugotenenti di Trump sbarcano in Europa, Pence da Merkel. E il presidente rimane alla Casa Bianca con Netanyahu
14 febbraio 2017

I principali rappresentanti della squadra del presidente Donald Trump sbarcheranno da domani in Europa per convincere gli alleati che il suo “America first” non significa che li abbandonerà al loro destino. Il vice presidente Mike Pence (foto), il segretario di Stato Rex Tillerson e il segretario alla Difesa James Mattis troveranno una comunità internazionale ancora con i nervi un po’ scoperti per la vittoria di Trump. Trump resta a Washington ad accogliere il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e a nominare un nuovo consigliere per la sicurezza nazionale dopo le imbarazzanti dimissioni di Michael Flynn. Ma i principali “luogotenenti” del presidente, che non sono affatto degli sconosciuti nel vecchio continente, potrebbero ricevere anche una accoglienza più calorosa del capo. Il generale dei Marine in pensione, Mattis, che partecipa all’incontro dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles di domani e giovedi, è un volto quasi familiare nell’Alleanza e per avervi servito fra il 2007 e il 2009 oltre ad aver anche combattuto fra le sue fila. La sua nomina – Mattis è un sostenitore della Nato – è servita a rassicurare gli alleati europei dopo le dichiarazioni di Trump che prima di essere eletto alla Casa Bianca aveva definito l’alleanza “obsoleta”.

INCONTRO CON MERKEL Tillerson, ex amministratore delegato del gigante del petrolio Usa ExxonMobil, per decenni ha attraversato il mondo in lungo e in largo alla ricerca di affari, può contare sul titolo di “Amico della Russia” che gli è stato elargito dal Cremlino. Un ottimo biglietto da visita per il suo primo incontro, non bilaterale, con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Oltre al capo della diplomazia moscovita, Tillerson avrà il piacere di conoscere il cinese Wang Yi e decine di altri nuovi colleghi delle più potenti cancellerie del pianeta al G20 di Bonn. L’ex governatore dell’Indiana Mike Pence, vice del presidente Trump, ha meno esperienza sul teatro internazionale anche se ha al suo attivo una esperienza nel comitato per gli Affari Esteri del Congresso. Ma proprio a Pence spetta uno dei compiti più delicati: l’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel alla conferenza sulla sicurezza di Monaco prima di volare a Bruxelles. Merkel è stata la più stretta alleata in Europa dell’ex presidente Barack Obama e non ha per nulla apprezzato insieme alle altre capitali europee il fatto che Trump si sia allineato sulla decisione del Regno Unito di lasciare l’Ue. E con le elezioni in vista in Olanda, Francia e Germania, i leader europei temono che Casa Bianca e Cremlino possano incoraggiare le forze populiste e nazionaliste favorevoli alla disintegrazione di una unione oggi già fragilizzata.

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