M5S alla prova del voto, da Genova a Palermo. Occhi puntati sulla Sicilia

M5S alla prova del voto, da Genova a Palermo. Occhi puntati sulla Sicilia
9 giugno 2017

M5S alla prova del voto alle comunali. Un test che, cosi’ viene sottolineato in ambienti grillini, non sara’ indicativo del risultato che i 5 Stelle potranno ottenere alle politiche, ma che di certo puo’ dare un’idea degli orientamenti degli elettori. Tra le citta’ nelle quali si sceglie il primo cittadino domenica 11 giugno, c’e’ Parma: si tratta del primo comune conquistato dai 5 Stelle nel 2012, guidato da Federico Pizzarotti poi fuoriuscito eccellente dal Movimento per i contrasti con Beppe Grillo. Ora Pizzarotti, da indipendente e forte dei risultati ottenuti in questi anni da sindaco, e’ visto come il favorito, destinato a vincere di nuovo, sconfiggendo gli altri, 5 Stelle in primis. Ma si vota anche a Genova dove il caso di Marika Cassimatis, ‘sconfessata’ da Grillo dopo aver vinto le Comunarie M5S a marzo, ha lasciato un’ombra sulla candidatura di Luca Pirondini, il candidato vicino ai vertici pentastellati e ripescato per correre alle elezioni. Nel caso di Parma, M5S sa di non avere possibilita’ di vittoria. Mentre a Genova, citta’ simbolo per Grillo, i 5 Stelle sperano ancora in una rimonta. E poi c’e’ la Sicilia, isola dove i 5 Stelle registrano il record dei Comuni da loro amministrati anche se per questa tornata – Palermo e Trapani in testa – non sembrano esserci molte chance. Ad oggi i 5 Stelle amministrano 37 comuni – Roma e Torino in testa – e la roccaforte e’ sicuramente la Sicilia dove sono presenti in 7 realta’ territoriali.

Anche se in questa tornata, la sfida non e’ semplice: si corre a Palermo, dove il sindaco uscente Leoluca Orlando e’ dato in pole position e potrebbe gia’ superare il 40% necessario per vincere al primo turno (la percentuale prevista nella legge elettorale siciliana e’ 40% e non 50%) e se anche arrivasse al ballottaggio sarebbe con l’ex Pd Fabrizio Ferrandelli sostenuto, tra gli altri, dall’Udc di Cesa con la ‘regia’ di Cuffaro. A Palermo M5S paga anche lo scotto di fortissime divisioni che hanno portato coloro che sono vicini all’ex M5S, Riccardo Nuti (foto), ad andare contro il candidato pentastellato Ugo Forello contro il quale, i ‘nutiani’ hanno anche presentato un esposto. Anche a Trapani, secondo i rumors, il candidato M5S Marcello Maltese appare fuori gioco. Ma Grillo punta ugualmente molto sulla Sicilia, anche in vista delle elezioni regionali del 5 novembre: ultimi comizi tra Trapani e Palermo, quindi, per il leader M5S; e anche i ‘big’, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, nei giorni di campagna elettorale sono andati piu’ di una volta per comizi che, cosi’ viene sottolineato da M5S, sono stati “molto partecipati”. Tra le sfide siciliane, comunque, spiccano anche quella di Paterno’, citta’ natale di Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) e quella di Sciacca, nell’agrigentino, ‘feudo’ di Angelino Alfano. Ma nei 1.005 Comuni d’Italia nei quali si vota domenica, le situazioni sono molto diverse e per lo piu’ legate alle differenti realta’ locali, dove contano le liste e anche il radicamento sul territorio. In quest’ottica, i 5 Stelle guardano con ottimismo e speranza ai due comuni veneti dove i 5 Stelle hanno gia’ amministrato, cioe’ Mira e Sarego. Ma sul resto non si sbilanciano e non azzardano pronostici. L’obiettivo dichiarato, comunque, e’ quello di entrare nei consigli comunali specie dove ancora non c’e’ nessun rappresentante dei 5 Stelle: come Trapani e Palermo in Sicilia, ma anche L’Aquila in Abruzzo o Taranto in Puglia.

Leggi anche:
Test psicoattitudinali per aspiranti magistrati: una svolta controversa
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti