M5S, meritocrazia assente e zero trasparenza

17 luglio 2014

“Meritocrazia assente e zero trasparenza”. Nel coro delle critiche che ha accompagnato il via del “Piano giovani” varato dalla Regione siciliana, si alza anche la voce del gruppo parlamentare dl Movimento 5 Stelle all’Ars, che sulle modalita’ di accesso alle selezioni ha presentato una interrogazione e che annuncia anche un ricorso collettivo al Tar “per le evidenti discriminazioni che il metodo di accesso ha prodotto e produrra’”. “Tantissimi giovani ci hanno contattati – affermano le parlamentari Cinquestelle Gianina Ciancio e Valentina Zafarana – per segnalarci tutta la loro frustrazione ed impotenza di fronte a malfunzionamenti e blocchi continui del sito. Ore passate invano davanti al pc, in attesa di una tardiva mail o senza avere la possibilita’ di caricare correttamente il curriculum, con una notevole perdita di tempo che ha finito per penalizzarli. Le finalita’ del piano sono condivisibili, ma la strada per arrivarci e’ a dir poco aberrante. Si privilegiano solo i fortunati e i piu’ veloci, mentre si sorvola completamente su quella che dovrebbe essere la pietra miliare di ogni selezione: la meritocrazia”.

“Crocetta e la Scilabra – proseguono le deputate – sappiano che fioccheranno i ricorsi. Anzi, se e’ il caso, saremo noi a dare una mano ai giovani che si sentono defraudati da questo sistema di selezione, promuovendo un ricorso collettivo al Tar di cui ci addosseremo le spese. Chi vuole ci contatti tramite il seguente indirizzo di posta elettronica: ricorsopianogiovani@sicilia5stelle.it. Si azzeri tutto e si ricominci daccapo – dunque – concordando velocemente in Parlamento con l’assessore le modalita’ di accesso che garantiscano la trasparenza e creino i presupposti per la creazione di posti stabili di lavoro, che, al momento, per la verita’, sembrano un miraggio”. “Se dai tirocini vengono esclusi i piu’ meritevoli – affermano Ciancio e Zafarana – non vediamo perche’ le aziende, alla fine della fiera, debbano essere motivate ad assumere in pianta stabile. Sarebbe stato piu’ giusto, ad esempio, separare il momento dell’iscrizione da quello del contatto con l’azienda, permettendo la piu’ ampia partecipazione possibile e, quindi, anche maggiore scelta per le aziende”. Sui metodi di selezione, i deputati Cinquestelle di palazzo dei Normanni hanno presentato pure un’interrogazione indirizzata a Crocetta e all’assessore Scilabra, per capire se intendono adoperarsi per permettere a tutti indistintamente di poter accedere al bando. “La strada intrapresa – afferma Sergio Tancredi, primo firmatario dell’interrogazione – e’ indubbiamente degna di merito, ma bisogna permettere a tutti i di percorrerla, eliminando quei problemi che ‘odorano’ di traccheggio”.

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