Morto Christopher Plummer star di Tutti insieme appassionatamente

Morto Christopher Plummer star di Tutti insieme appassionatamente
Christopher Plummer
6 febbraio 2021

Lutto nel mondo del cinema. Christopher Plummer è morto, all’età di 91 anni, nella sua casa in Connecticut. L’attore canadese aveva vinto l’Oscar nel 2012 per “Begginers”: è stato l’interprete più anziano ad aver ricevuto la Statuetta. Nella sua lunga carriera ha conquistato tre Emmy Award, due Tony Award, un Golden Globe, uno Screen Actors Guild Award e un BAFTA Award. “Tutti insieme appassionatamente” è stato il musical che lo ha reso popolare. Plummer era partito come attore shakespeariano, prima di avvicinarsi al cinema: il grande successo gli era arrivato nel 1965 a fianco di Julie Andrews nel film adattato dal musical di Rodgers e Hammerstein sulla famiglia von Trapp in fuga dal nazismo. Inizialmente riluttante ad accettare la parte, in una recente intervista al Guardian aveva rivelato di esser andato su tutte le furie quando aveva appreso che, quando cantava, sarebbe stato doppiato.

Aveva debuttato nel cinema nel 1958 accanto a Henry Fonda e Susan Strasberg in “Fascino del palcoscenico”, diretto da Sidney Lumet, e sempre nello stesso anno era stato protagonista di “Il paradiso dei barbari”, diretto da Nicholas Ray. Nel 1964 ricoprì il ruolo di Commodo al fianco di Sophia Loren in “La caduta dell’impero romano”. Nel 1977, accanto a Ernest Borgnine e Laurence Olivier, fu diretto da Franco Zeffirelli in “Gesù di Nazareth”. Pur continuando a lavorare regolarmente, negli anni ’80 e ’90 il profilo delle sue parti si era abbassato. Nel 1983 si era messo gli abiti dell’Arcivescovo nella miniserie-scandalo “Uccelli di Rovo”. Dopo esser stato candidato nel 2010 per “The Last Station”, nel 2012 aveva conquistato l’Oscar come miglior non protagonista in “Beginners”: il ruolo del padre gay lo aveva fatto diventare a 82 anni l’attore più anziano a vincere l’ambita statuetta. L’ultimo ruolo risale al 2017: era stato chiamato a rimpiazzare Kevin Spacey, in disgrazia dopo le accuse di molestie sessuali, in “Tutti i soldi del mondo”, il film di Ridley Scott sul rapimento Getty.

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