Mourinho: “Allo stadium poco rispetto per me”

Mourinho: “Allo stadium poco rispetto per me”
Josè Mourinho
16 ottobre 2021

La Roma è pronta per il suo secondo big match stagionale. Domani sera sfiderà all’Allianz Stadium la Juventus di Massimiliano Allegri. Juve che può lottare per lo scudetto: “Hanno più di venti giocatori bravi e di qualità, hanno un grande tecnico e sono dei candidati forti alla vittoria”.

Mourinho polemico su Villar fuori dai convocati: “Perché dice questo? Strano che mi chiede di Villar quando siamo più di venti giocatori, strano mi si chieda specificamente di lui. Non significa che non sia convocato, magari qualcuno lo ha visto mezz’ora fa fuori da Trigoria e ha tratto la conclusione sbagliata. Sarà con noi ma non giocherà. Sta facendo uno sforzo importante sul mio modo di giocare, sta facendo uno sforzo per cambiare il modo di giocare che l’anno scorso era più facile per lui con 5 dietro. Sono contento e arriveranno le opportunità per giocare, magari già domani”.  Poi parla dei risultati: “Sono quelli che hanno vinto, poi questo nome sembra una cosa negativa. Questo è un concetto sbagliato, io e Allegri abbiamo vinto qualcosa e questo deve essere visto in maniera positiva. Io ho guidato diversi club, sarò contento di salutare Allegri prima e dopo la partita. C’è rispetto e stima, ci siamo incontrati spesso nelle riunioni UEFA a Nyon, siamo stati a pranzo e cena insieme. Non è che siamo grandi amici, però mi piace come persona e abbiamo un buon rapporto, sarà un piacere stare con lui. Sono ovviamente felice che è tornato a lavorare, è stato troppo tempo fermo”. 

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Orsato potrebbe non essere sereno nell’arbitrare la partita? Che accoglienza si aspetta? “Prima della partita sono sempre contento dell’arbitro, non mi interessa il passato o i risultati. Tante volte nemmeno sono interessato all’arbitro, parto dal principio che tutti sono bravi e vogliono fare bene. In questo caso Orsato ha una grande esperienza e sono felice. Qualche volta loro sbagliano e qualche volta non sono ovviamente felice e la critica esce. Come punto di partenza, sono sempre contento per l’arbitro e domani non sarà diverso. Sull’accoglienza allo Stadium forse ci sarà la stessa di sempre o forse diversa, non lo so. L’ultima volta con il Manchester United ho avuto una reazione che è stata criticata, però non sanno quello che ho passato per 90 minuti e rimane quella reazione di 10 secondi. Si parla tanto di quel tipo di atteggiamento di rispetto verso la gente, per 90 minuti in quella circostanza non c’è stato rispetto. Non è un dramma”.

Rigetta le sirene Newcastle, “sono felice a Roma”. Quanto alla riduzione del gap dice: “Qualche volta è difficile rispondere perché ripeto sempre le stesse cose. La Juventus gioca per vincere la Champions League, noi per vincere la Conference League. La Juventus ha vinto nove campionati di fila, la Roma zero. La Juventus ha lavorato con Allegri già 5 anni, io sono arrivato tre mesi fa. La Juventus ha una rosa con 25 giocatori internazionali, noi ne abbiamo 13-14 con bravi giocatori giovani che cercano di imparare. C’è una differenza sostanziale, ma quando si inizia una partita siamo 11 contro 11 e fino all’ultimo secondo tutto questo si deve dimenticare, soprattutto noi. Dobbiamo avere la personalità e il coraggio di fare la nostra partita”. Ha dovuto apportare delle modifiche verso questa partita?

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“L’unica cosa che posso paragonare con il passato è il pragmatismo del risultato. L’anno scorso ci sono stati dei risultati, quest’anno altro. Sto cercando di far crescere la squadra, abbiamo un piano di gioco ed è difficile lavorare con tutti perché oggi non abbiamo fatto praticamente niente, abbiamo lavorato tanto individualmente. Abbiamo un piano di gioco, sappiamo contro chi giochiamo e sappiamo già che Allegri sa come giocheremo, l’unico dubbio è se metteremo Abraham o no. Noi, invece, non possiamo capire chi giocherà nella Juventus perché sono tantissimi anche se non hanno Dybala e Rabiot, hanno tante opzioni e preparare la partita è più complicato, sarà una partita che ci servirà per il futuro. Siamo in crescita e per me è importante una determinata identità, non voglio giocare in maniera diversa rispetto a quello che sappiamo fare. Andremo lì per giocare, se non dovessimo vincere vorrei che fosse per colpa della Juventus e non nostra. C’è tanta differenza, ma quando inizia la partita ci dimenticheremo di tutto”.

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