Navalny sconterà la pena di 3,5 anni in carcere

2 febbraio 2021

Il tribunale ha sostituito la condanna ai domiciliari all’oppositore Aleksey Navalny con una vera e propria condanna di 3,5 anni di prigione. Il tribunale ha permesso di far entrare gli operatori, ribaltando la decisione di non farli entrare quest’oggi. Ampia presenza di forze dell’ordine davanti alla corte, mentre si moltiplicano i fermi: sarebbero ben oltre 230. Inoltre la presenza di diplomatici stranieri al processo nel caso di Navalny irrita Mosca ed è considerata un’interferenza negli affari interni della Federazione Russa e un tentativo dell’Occidente di frenare la Russia, secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

Una posizione netta a poche ore dall’arrivo del capo della diplomazia dell’UE Josep Borrell che dovrebbe visitare Mosca dal 4 al 6 febbraio, in un momento in cui i legami tra Mosca e Bruxelles sono messi a dura prova proprio dal caso Navalny. E una dura critica arriva anche dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Sono liberi di agire in conformità con la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, ma certamente non al di fuori del quadro di questa convenzione” ha detto Peskov. “Naturalmente, i diplomatici non dovrebbero in alcun modo interferire negli affari interni della Russia e consentire qualsiasi passo che possa essere associato a tentativi di fare pressione sul tribunale indipendente”, ha aggiunto Peskov. Intanto il presidente del tribunale Simonovsky di Mosca, Vyacheslav Detishin, che stava valutando il caso Navalny, si è dimesso.

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La decisione di modificare la sospensione dei domiciliari e la trasformazione in detenzione in colonia penale non è ancora entrata in vigore: le parti hanno dieci giorni per presentare ricorso, precisa Ria Novosti. Il blogger aveva appena finito di disegnare un cuore sul vetro alla moglie Yulia Navalnaya quando è stata pronunciata la sentenza. “La corte soddisfa la richiesta del servizio penitenziario federale”, ha letto la giudice Natalya Repnikova. Navalny, sotto processo a Mosca dopo essere rientrato dalla Germania in Russia, si era appellato oggi alla Corte Europea dei Diritti dell`Uomo e a una sua sentenza, per definirsi innocente. “L`essenza della questione – ha detto – è imprigionarmi in un caso in cui sono già stato dichiarato non colpevole e che è stato riconosciuto come fabbricato”. Il tribunale della città di Mosca ha esaminato una richiesta del servizio penitenziario federale per sostituire la sospensione della pena di tre anni e mezzo con una vera detenzione per Alexei Navalny nel caso Yves Rocher. La polizia ha isolato l`area intorno al tribunale e ha arrestato in massa le persone che si avvicinavano.

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