Pd sotterra l’ascia di guerra e pensa al 2017. Raciti: “Un patto con Crocetta”

Pd sotterra l’ascia di guerra e pensa al 2017. Raciti: “Un patto con Crocetta”
27 agosto 2015

“Costruiamo un patto con Crocetta e con la coalizione che ci permetta di affrontare meglio un confronto con il Governo nazionale su temi importanti come la compartecipazione sanitaria, i precari, i rifiuti, non in maniera episodica”. Lo ha detto all’Adnkronos il segretario regionale del Pd siciliano, Fausto Raciti, parlando del rapporto del partito con il Governatore siciliano. Da giorni serpeggiano malumori nel Pd per la nomina ventilata da Crocetta dell’avvocato Antonio Fiumefreddo ad assessore alle attività produttive, nomina mai digerita dai dem. Ma rivendicata da Crocetta. “Vediamo le cose complessivamente ed evitiamo di procedere a puntate – dice oggi Raciti di ritorno dalle vacanze – Se Crocetta ha un ‘idea, discutiamone complessivamente”.

“Ci dobbiamo incontrare, io ho consigliato al presidente della regione di non procedere a spizzichi e bocconi – aggiunge Raciti – gli ho detto di confrontarsi con i partiti della coalizione e di vedere insieme come procedere. Siccome lui ha parlato di un’operazione più complessiva, che non si limita solo alla nomina dell’assessore alle Attività produttive, sarebbe opportuno parlare, incontrarci”. “Vediamo le cose complessivamente – dice Raciti – Eviterei in questo momento di procedere pezzettino a pezzettino, se lui ha in mente altro capiamo, evitiamo di farne una a settimana, vediamo il disegno complessivo, gli obiettivi, e procediamo secondo un modello”.

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E sulle continue ‘punziecchiature’ tra Crocetta e il sottosegretario Davide Faraone, Raciti dice: “Queste punzecchiature non fanno bene a nessuno, però vediamo se c’è da chiudere una discussione, vediamo quali sono gli orizzonti. Non è possibile procedere per improvvisazioni, individuiamo gli obiettivi, le cose da fare, come la legga di stabilità, e dentro quello schema se ci sono aggiustamenti da fare, valutiamoli assieme”. Raciti insiste sul no del Pd sulla nomina di Fiumefreddo e spiega: “E’ noto che abbiamo preso una posizione molto dura su Fiumefreddo, voglio capire qual è il disegno, al netto di Fiumefreddo – dice – credo sia arrivato il momento di chiudere una fase di instabilità politica, non possiamo arrivare a settembre con passo incerto, non possiamo affrontare una serie di impegni importanti  con incertezza”.

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