Scajola torna alla politica attiva con Berlusconi. Forza Italia ha bisogno di me

Scajola torna alla politica attiva con Berlusconi. Forza Italia ha bisogno di me
13 febbraio 2016

“Io ho avuto una gragnuola di attacchi che ho dovuto fronteggiare con molto impegno e con molta caparbietà. Questi attacchi si sono svelati tutti attacchi faziosi, fasulli e le inchieste giudiziarie che hanno avuto il loro seguito sono state tutte smontate e, quindi, nessuno mi può accusare più neanche di uno spillo. Detto questo, da qualche mese ho capito che è necessario ancora un impegno perché non si deve disperedere ma unire, proprio per costruire un progetto di crescita del nostro Paese e del nostro territorio”. L’ex ministro Fi Claudio Scajola ha annunciato il suo ritorno alla politica attiva nel partito di Silvio Berlusconi. “C’è stata un’involuzione e bisogna invertire la tendenza. Dobbiamo far vedere, studiando quale può essere lo strumento più utile, una Forza Italia 2.0 o qualcos’altro, che il partito possa essere di nuovo il punto di riferimento per i moderati italiani. E quindi acquisendo quel peso e quella forza che permettano nell’alleanza di poter traguardare la vittoria”, ha argomentato Scajola in una intervista ad Affaritaliani.it Scajola ha glissato sulla possibiità di ricandidarsi in Parlamento. “Il tema adesso – ha sottolineato- non è assolutamente questo. Il tema adesso è quello di costruire un’alleanza e che Forza Italia passi dai dati sondaggistici che la rilegano attorno all’11-12% a poter tornare ad essere punto di aggregazione e non di divisione. Questo direi che è l’impegno attuale”.

Apprezzamento, infine, da Scajola per le scelte dei candidati Sindaci del centrodestra e per il governatore ligure Giovanni Toti. “Ci sono candidature – ha detto- di persone capaci, che hanno una conoscenza notevole Bertolaso di Roma e Parisi di Milano. E voglio inserire anche il buon candidato di Napoli, Lettieri, che è un’espressione del mondo imprenditoriale napoletano di rielievo, e una figura diversa, che è il candidato di Torino, Osvaldo Napoli, che è un politico, che ha già fatto il sindaco in un comune piccolo e che ha un’ottima esperienza amministrativa. Quindi credo che sia un mix, parlo delle quattro città più grandi d’Italia, che, pur attraverso tribolazioni infinite, che abbia portato un buon prodotto nella individuazione dei candidati sindaci”. Quanto a Toti, “è poco tempo che è lì, ha appena incominciato. Ma mi pare che ci dedichi molto tempo. La situazione della Liguria era diventata di occupazione della sinistra che era ormai ingessata da posizioni vetero-comuniste e, quindi, c’è un grande lavoro da fare per ridare spazio all’iniziativa privata che possa permettere una ripresa dell’economia e dell’occupazione in questo territorio. Oggi la Liguria non è più una parte trainante del Nord Italia – il famoso triangolo industriale Lombardia, Piemonte, Liguria – e deve recuperare quel ruolo. Quindi c’è molto da lavorare. Auguri”. R. P.

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