Stefani spinge su Autonomia. E incassa ok di De Luca

Stefani spinge su Autonomia. E incassa ok di De Luca
La ministra per gli Affari regionali, Erika Stefani
7 marzo 2019

Il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani continua a lavorare con determinazione sull’attuazione dell’autonomia ma sempre “con un continuo confronto” con le parti interessate. E, a questo proposito, incassa un giudizio positivo dal governatore della Campania Vincenzo De Luca che non solo si dice favorevole, ma azzarda un “si puo’ cominciare da subito” aprendo “un dibattito in Parlamento” che “non puo’ essere chiamato a ratificare solo un si’ o un no”. Il ministro ha ribadito di aver “ripreso la modalita’ di lavoro che era stato iniziato dal sottosegretario Bressa per la stipula delle intese in cui si era preso come assunto la spesa storica. Spero questo possa fugare alcune riserve. Piu’ saremo consapevoli della portata straordinaria della riforma, piu’ l’attuazione e l’esito del lavoro sara’ migliore”.

E nel corso della commissione per le Questioni regionali non si e’ stancata di ripetere: “Se e’ necessario saro’ qui da voi quando lo richiederete anche una volta a settimana se cio’ servira’ per dare una risposta che il Paese attende da tempo”. Il tutto coinvolgendo gli Enti locali. De Luca ha riconosciuto “l’atteggiamento positivo e persino inaspettato del ministro con una grande disponibilita’ all’ascolto” e ha detto che su alcuni temi specifici che “non comportano modifiche costituzionali” si puo’ partire da subito. Intanto il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha chiesto al governo (da cui ‘arrivi una sola voce’) una road map da tracciare per conoscere i tempi di attuazione della riforma, “visto che ogni settimana ci sono annunci e poi rinvii, annunci e rinvii”. Ma soprattutto ha auspicato, in modo piu’ soft di De Luca, il coinvolgimento del Parlamento su questa materia delicata: “Il Parlamento richiede ed e’ comprensibile la necessita’ di una discussione – ha ribadito – e ne ha diritto. E’ necessario un dibattito” tenendo conto che “il Parlamento non puo’ permettersi di scassare le intese, una volta che venissero trovate”.

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Sulla stessa linea il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “La volonta’ e’ quella di dialogare perche’ il Parlamento ne discuta ma poi il contratto, l’intesa deve essere firmata dal presidente della Regione e dal Presidente del Consiglio dei Ministri”. E si e’ detto certo “il 2019 sara’ l’anno dell’Autonomia, questo e’ poco ma sicuro”. Ne e’ convinto anche il governatore lombardo Attilio Fontana: “questa grande modifica consentira’ un ammodernamento del nostro Stato e’ un efficientamento del nostro paese”. Al question time al senato il ministro Stefani si e’ detta disponibile “ad aprire un confronto con il Parlamento su questo progetto, nelle forme che verranno scelte”. Il governo, ha aggiunto, e’ infatti “consapevole della centralita’ delle Camere in un processo che riguarda l’iter costituzionale”.

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