Tennis, Barazzutti: “Spero Errani-Vinci ancora insieme in doppio”

Tennis, Barazzutti: “Spero Errani-Vinci ancora insieme in doppio”
11 settembre 2016

“Il rimpianto piu’ grande all’Olimpiade di Rio de Janeiro resta la medaglia mancata nel doppio femminile. Errani e Vinci hanno vinto tutto insieme, sono di fatto ancora oggi il doppio piu’ forte al mondo degli ultimi anni: meritavano la medaglia, ma purtroppo e’ andata cosi’, evidentemente certi meccanismi non funzionano piu’ come una volta, e’ un peccato. Vederle giocare ancora insieme? Spero di si'”. E’ la confessione di Corrado Barazzutti, capitano delle nazionali azzurre di tennis, “dispiaciuto anche per l’occasione perduta da Fognini”, sempre in merito ai Giochi olimpici. Il capitano azzurro commenta pure i risultati ottenuti dai tennisti italiani agli Us Open che si concludono oggi a New York, tracciando quindi un bilancio stagionale. “La Vinci ha confermato il grande torneo fatto lo scorso anno perdendo solo dalla Kerber, che poi ha vinto il torneo – osserva Barazzutti -. Lorenzi ha ottenuto risultati straordinari, raggiungendo il best ranking. In generale non e’ stato un anno come quelli passati, ma comunque e’ stato buono. E di buon auspicio per il futuro”.

Il tennis italiano sta facendo fatica nel ricambio generazionale, con Camila Giorgi unica under 29 nella top 100 delle classifiche mondiali, ma Barazzutti e’ fiducioso soprattutto per quanto riguarda il settore maschile, con Quinzi, Donati e Napolitano rilanciati dai recenti, buoni risultati nei challenger: “Mi aspetto che questi ragazzi maturino il prima possibile – spiega il capitano azzurro -. Puo’ essere che da una mese all’altro possano fare un salto di qualita’, perche’ ne hanno il potenziale. Lo stesso Quinzi mi sembra abbia trovato la strada giusta, si e’ ripreso e sta giocando molto meglio. Agli Us Open junior mi sono piaciuti Balzerani e Dalla Valle, hanno fatto un ottimo torneo. Bisogna avere solo un attimo di pazienza. Con le donne, invece, bisogna averne di piu’, dobbiamo aspettare un po’, ma tra le under 18 ci sono ragazze che possono arrivare”, conclude.

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