Tutta linea per provincia vista dal sindacato. Il video

11 febbraio 2014

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO

1.378 km

CLASSIFICAZIONE
Linee complementari

1.378 km

TIPOLOGIA
Linee a doppio binario

178 km

Linee a semplice binario

1.200 km

ALIMENTAZIONE
Linee elettrificate

800 km

Linee a doppio binario

178 km

Linee a semplice binario

622 km

Linee non elettrificate (diesel)

578 km

LUNGHEZZA COMPLESSIVA DEI BINARI

1.556 km

Linea convenzionale

1.556 km

IMPIANTI FERROVIARI

 

Stazioni con servizio viaggiatori

161

Impianti di traghettamento

4

LINEE ATTREZZATE CON TECNOLOGIE INNOVATIVE

 

SCC-AV, SCC e CTC, per il telecomando della circolazione

1.231 km

SCMT, per il controllo della marcia del treno

791 km

SSC, per il supporto alla guida

587 km

Fonte Fit-Cisl   – Dati aggiornati al 08/08/2013

AGRIGENTO

Ad Agrigento, la linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni e a troppa distanza  l’uno dall’altro, la Palermo-Agrigento 24 treni, ma viaggiano stracolmi di passeggeri, e ad aggravare la mancanza di un’offerta commerciale ci sono le soppressioni. Spesso infatti ad essere cancellato, per via della mancanza di materiale rotabile,è il treno per il capoluogo siciliano delle 4,50 e questo comporta lo spostamento di tutto il flusso dei pendolari di quella fascia oraria al convoglio successivo delle 5,15. Ad essere soppresso spesso è anche l’ultimo treno quello delle 20,15,  condizionando il ritorno a casa dei pendolari. Troppo pochi i 6 treni per l’Agrigento-Caltanissetta, una frequenza poco adeguata alle esigenze dei viaggiatori.

ENNA E CALTANISSETTA

Enna risulta essere la città scollegata dal resto della Sicilia, non partono treni, esiste solo il servizio bus. Caltanissetta è collegata con Palermo, Gela, Catania e Agrigento l’offerta commerciale risulta insufficiente,  i passeggeri di Enna e Caltanissetta dovrebbero poter raggiungere l’aeroporto più vicino, ovvero quello di Catania, invece le zone non sono collegate. Per la tratta Palermo Caltanissetta, l’offerta commerciale è di 19 treni; sono tutti treni fra Roccapalumba e Caltanissetta Xirbi e Caltanissetta Centrale, sarebbe necessario qualche treno di mattina per gli studenti da Vallelunga a Caltanissetta. La proposta del sindacato è quella di  potenziare l’offerta commerciale, in  modo che si possa potenziare il collegamento Caltanissetta-Catania (21 treni) e  di conseguenza rafforzare  il collegamento Palermo – Catania. 

CATANIA

A Catania dalle 9 alle 12.45 è il deserto, per quasi quattro ore non ci sono treni che         circolano, unico denominatore in tutte le province ed è cosi anche a Catania, è la mancanza di collegamenti. Uno solo è quello diretto fra Palermo e Catania, gli altri costringono alle soste e i tempi di percorrenza sono troppo lunghi  La condizione dei collegamenti ferroviari tra Catania e il resto della Sicilia è ridotta ai minimi termini: il collegamento con Palermo viene servito con un solo treno pomeridiano diretto e uno a metà mattinata che effettua tre cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. La Fit continua a chiedere la realizzazione della fermata dell’aeroporto di Fontanarossa. Per la linea Messina-Catania, l’offerta commerciale è di 44 treni, occorre un impegno aziendale, affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo corse sulla tratta  Giarre Catania.  Per la tratta Catania-Siracusa l’offerta commerciale è di 13 treni, i materiali rotabili sono  minuetti elettrici e locomotori 464 con vagoni, 4 provengono da Messina e Siracusa, 3 corse su Bicocca e Fiumefreddo, 2 fra Siracusa e Augusta e infine 4 treni Catania – Siracusa. Il tema centrale è sempre la costruzione della fermata dell’aeroporto Fontanarossa che consentirebbe il collegamento con le sette provincie.

MESSINA

A Messina, studenti pendolari in piedi sul treno che va da Sant’Agata di Militello al capoluogo peloritano,  per mancanza di posti a sedere. Secondo il sindacato bisogna mettere a sistema tutto il nodo trasporti, da quello ferroviario alla navigazione, integrandolo con il servizio trasporti comunale e intercomunale. Serve una regia unica, un progetto unico di mobilità integrata nell’area dello Stretto, ricordiamo che per i treni da Patti un accordo con la Regione prevedeva di usare i bus di linea a Patti e da lì con il treno trasferire i clienti per e da Messina, mentre per tutti gli altri collegamenti con la città di Messina è necessario rispettare la composizione e modificare l’orario dei primi treni per consentire l’arrivo nei capoluoghi entro le 8. Occorre un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla Metro Ferrovia.

PALERMO

Nel palermitano treni sovraffollati nella stazione di Bagheria, dove sarebbe necessaria una diversa rimodulazione della composizione del materiale rotabile e maggiore attenzione alla pulizia dei mezzi , compresi i vetri. Cefalù è una meta sovraffollata di studenti, lavoratori, turisti, ma nonostante ciò manca una vera offerta commerciale che soddisfi la grande domanda di mobilità: fra un treno e l’altro  infatti ci sono intervalli di più di 2 ore. Sempre  a Cefalù i rappresentanti della Fit hanno registrato l’assenza del sottopassaggio per raggiungere il binario 2/3, cosa che costringe i passeggeri ad attraversare i binari.  Mancano poi le sale d’attesa per i viaggiatori nelle stazioni di Altavilla, San Nicola L’Arena,  Cerda, Campofelice di Roccella e Lascari tutte mete molto richieste dai passeggeri e dove il decoro delle stazioni lascia molto a desiderare.  La Palermo-Punta Raisi conta 62 treni ma sono scollegati con gli orari dei primi voli del mattino e l’ultimo treno dall’aeroporto parte alle 22, lasciando solo la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con i voli successivi.

Il servizio navetta nell’hinterland palermitano fino a Termini Imerese viene effettuato con 40 treni, l’estensione del servizio fino a Cefalù risulterebbe più corrispondente alle esigenze dei pendolari e dei turisti, considerato che risulta la località più frequentata anche nella bassa stagione.

RAGUSA                                                                                                                              

Ragusa è una città isola dentro l’Isola, è servita solo da 6 treni (le destinazioni sono Gela, Siracusa, Modica, Pozzallo, Vittoria e Caltanissetta),  gli altri servizi sono garantiti dai bus, tra un treno e un altro passano anche 5 ore . Per Siracusa  esiste un solo treno diretto alle 19 ,che ha un tempo di percorrenza di tre ore e mezzo, per il resto i pendolari devono utilizzare il bus. Gela si può raggiungere solo con i pullman, per Catania non esiste collegamento.  Sarebbe auspicabile infine la realizzazione di un collegamento ferroviario con l’aeroporto di Comiso.                                                                    

SIRACUSA                                                                                                                            

A Siracusa il treno  è un vero e proprio miraggio, la stazione centrale è un deserto, 19 i treni regionali, 6 dei quali diretti a Messina e gli altri fra Catania e i paesi del circondario, una bassa frequenza dei servizi, tra un treno e l’altro passano anche due ore. Offerta inadeguata anche in termini di orari, l’ultimo convoglio per Messina parte alle 17,13. La città non è collegata con il capoluogo siciliano, e ad aggravare tutto anche l’inesistenza totale dei collegamenti la domenica e i festivi, giorni di interesse per i turisti della zona.  La Fit ribadisce che nella tratta Siracusa-Gela e in quella che attraversa la Val di Noto, i treni dovrebbero essere mantenuti e potenziati,  inserendo nell’offerta commerciale i treni nei giorni festivi per il grande flusso turistico.                                             

TRAPANI                                                                                                                                 

Nella zona del trapanese, 28 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e nessun collegamento ferroviario via Milo considerata la chiusura temporanea ( che va avanti ormai da otto mesi) della linea attualmente sostituito da bus. Da anni la Cisl sostiene che l’elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo diramazione ,potrebbe far diventare il collegamento un vero servizio navetta tra i vari comuni della zona. Da Trapani occorre anticipare il più possibile il primo treno limitandolo a Piraineto e garantendo la coincidenza con il treno 22730, in questo modo a Palermo si giungerebbe alle ore 8.27; per il secondo treno da Trapani occorre far rispettare la composizione cercando di recuperare tutti quei clienti persi a causa di un offerta commerciale poco felice. Nel pomeriggio occorre un offerta commerciale tale da garantire con orari appropriati il rientro dei pendolari da Trapani e dalle scuole fino a Salemi. Per il rilancio della tratta servirebbe il collegamento con l’aeroporto di Birgi ( un milione di viaggiatori nel 2012 ) in modo da consentire di raggiungere da lì anche Punta Raisi, oltre alla riapertura della tratta via Milo. 

[sz-youtube url=”http://www.youtube.com/watch?v=Ru-_wdgkfOc” caption=”Inchiesta di Rai Uno in Sicilia sulle ferrovie” /]

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