Dentisti, con troppi antidepressivi rischi per denti e bocca

Dentisti, con troppi antidepressivi rischi per denti e bocca
1 luglio 2016

Infezioni batteriche, la sindrome della “boccva secca” e persino la perdita degli impianti dentali. A lanciare l’allarme sull’eccessivo uso di antidepressivi e gli effetti collaterali che possono coinvolgere anche il cavo orale sono i dentisti che sottolineano come diversi studi colleghino l’uso di antidepressivi, ad esempio, alla “xerostomia”, la “secchezza delle fauci” che, se non opportunamente trattata, può generare, secondo gli odontoiatri, alcuni inconvenienti come carie diffusa, infezioni gengivali, alito cattivo e infezioni batteriche. Ecco perché è sempre buona norma segnalare al dentista le medicine che si stanno assumendo. Nel corso degli ultimi anni, come riportato dal Rapporto OsservaSalute 2015 e 2014 è aumentato vertiginosamente l’uso di farmaci tra gli italiani. Tra questi, i più diffusi sono senz’altro gli antidepressivi.

“E’ vero, molti dei miei pazienti usano in media più medicine di qualche anno fa – commenta Jacopo Gualtieri, odontoiatra membro dell’EAO (European Association for Osseointegration), specializzato in implantologia e rigenerazione ossea, che opera tra Lucca e Milano – ed è altrettanto evidente l’aumento dei casi di coloro che assumono antidepressivi. In questi casi suggerisco sempre una maggiore attenzione all’igiene orale, soprattutto a causa della sindrome della ‘bocca secca’, uno dei principali effetti collaterali di questi farmaci. Una eventualità, quest’ultima, in grado di moltiplicare la carica batterica orale e, di conseguenza, l’insorgenza di diverse problematiche, come infezioni gengivali e carie, che è possibile contrastare bevendo più acqua, attraverso una maggiore igiene orale – sia spazzolamento che filo interdentale – e programmando più visite di controllo durante l’anno”. Le correlazioni tra farmaci antidepressivi e salute orale, inoltre, possono portare anche a complicazioni di carattere tecnico, come la possibilità di un fallimento degli impianti dentali. Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti dalla School of Dental Medicine dell’University at Buffalo ha dimostrato che l’uso di antidepressivi, la seconda tipologia di farmaci più prescritti negli Stati Uniti, fa aumentare di quattro volte le possibilità di un fallimento dell’impianto. Questi medicinali, infatti, sono utilizzati per controllare emozioni e stati d’animo, ma possono avere un impatto negativo sul metabolismo osseo, un fattore cruciale nel caso di un impianto che deve integrarsi perfettamente nella bocca.

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