Ars, via libera ai finanziamenti agli enti. Ecco i beneficiari e gli esclusi

Ars, via libera ai finanziamenti agli enti. Ecco i beneficiari e gli esclusi
1 marzo 2016

Con il via libera all’articolo 22 della Finanziaria in discussione all’Ars, passano i finanziamenti “obbligatori” per un totale di 187 milioni per numerosi enti, dai teatri all’Irsap. Ma spariscono, anche i cosiddetti finanziamenti a pioggia, grazie a un emendamento approvato del Movimento cinque stelle che prevede che le risorse faranno parte di un fondo unico i 12 milioni 994.000 euro stanziati per i bandi. L’Ars ha anche dato il via libera all’articolo 5 sui rapporti tra Stato e Regione e che ‘libera’ i 500 milioni attesi da Roma per chiudere il bilancio. Introdotto, con un emendamento firmato da tutti i capigruppo anche il Garante dei detenuti, carica che non puo’ essere ricoperta da dirigenti regionali, dipendenti, parlamentari in carica. Ed ecco le voci di spesa maggiori. In particolare parliamo di quelle riferite agli stipendi dei dipendenti dell’Ente Fiera del Mediterraneo, contributi all’Irsap (10 milioni) al Ciapi (2 milioni 341 mila euro), ai ‘carrozzoni’ regionali (Azasi, Espi, Ems) con 7 milioni 408 mila euro, all’Istituto regionale della Vite e del Vino, a cui andranno 4 milioni e 958 mila. Incrementati i fondi destinati agli enti parco che riceveranno per il pagamento del personale 14 milioni circa; 12 milioni al Teatro Massimo Bellini di Catania (foto); al teatro Vittorio Emanuele di Messina quasi 4 milioni; 787 mila euro per Taormina Arte; 268 mila per le Orestiadi di Gibellina; 435 mila euro di contributi vanno alle associazioni antiracket, ammonta invece a 113 mila euro il fondo di solidarieta’ per le vittime di richieste estorsive. Azzerate le spese per le consulenze esterne e quelle alla voce “interventi di solidarieta’”, niente risorse per gli oneri del personale della Regione a Bruxelles, per l’Istituto di incremento ippico, l’Ente di sviluppo agricolo e l’Accademia del dramma antico.

Decurtati anche i fondi ai Teatri e al fondo regionale per il cinema. Finanziata solo al scuola nazionale di cinema distaccata a Palermo, con 42 mila euro per il 2016; 280 mila euro vanno ai consorzi dei comuni che si occupano esclusivamente della gestione della valorizzazione dei beni confiscati, 100 mila euro al nucleo di tutela artistica dell’Arma dei carabinieri, alle Universita’ di Palermo, Catania e Messina 4 milioni e 900 mila euro; 81 mila euro vanno invece al servizio informativo agrometerorologico siciliano. Passa la linea di Ardizzone che ha impedito ai parlamentari di presentare emendamenti per finanziare piccoli enti e associazioni. Si salvano anche Hellen Keller, l’istituto per sordomuti, gli istituti per ciechi di Catania e Palermo, la stamperia Braille, che avranno spazio in un emendamento sostitutivo dell’articolo 23 – la Tabella H – presentato dal governo; una difficile riscrittura per superare le forti tensioni d’aula. C’è chi rimane a secco, rispetto a quanto aveva ricevuto l’anno scorso. Nessun finanziamento per Consorzi di garanzia fidi per il concorso agli interessi delle operazioni finanziarie (persi 645 mila euro), il centro di formazione per la polizia municipale (30 mila euro), per il buono scuola (l’anno scorso 1 mln), per i centri si recupero e primo soccorso della fauna selvatica (era 70 mila euro), per le spese di istituzione di parchi regionali e riserve naturali (60 mila euro nel 2015).  Ultimato l’articolato, il voto e’ previsto per domani a partire dalle 11, dopo le dichiarazioni di voto. La manovra taglia 400 mln di euro e accantona 500 mln di spesa: sarà sbloccata solo dopo la definizione dell’accordo con lo Stato.

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