Fondi Ue, Sicilia al palo. E le imprese disertano comitati sorveglianza

1 marzo 2016

Sedie vuote stamani, per la prima volta, ai comitati di sorveglianza dei programmi europei Fesr e Psr, convocati a Palermo. Il Tavolo del partenariato, che raccoglie trentacinque sigle tra associazioni, sindacati, cooperative e imprese, ha disertato polemicamente, a eccezione di qualche componente, l’incontro che avrebbe dovuto avere al centro i piani operativi dei due programmi comunitari. Vi hanno preso parte due soli rappresentanti, Giorgio Tessitore (Cisl) e Mario Filippello (Cna) che, a nome di tutti, presente il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello ed esponenti dell’esecutivo nazionale e della Commissione Ue, hanno dato lettura della nota comune e consegnato il documento deliberato il 23 marzo dal Tavolo. Quattro cartelle con le quali le associazioni chiedono la radicale correzione di rotta della programmazione 2014-20 rispetto ai cicli precedenti di programmazione che “non hanno prodotto alcun beneficio”. Il Partenariato esprime preoccupazione per la “mancanza di una governance intelligente” dei fondi Ue. Soprattutto, perche’ fin qui “i fondi sono serviti piu’ a coprire la spesa corrente che a dare impulsi allo sviluppo”. Per questo il documento consegnato vuole essere, precisano i firmatari, il “primo passo di un nuovo approccio verso un indispensabile cambiamento”. Che passa in primo luogo attraverso il superamento del gap costituito dalla “mancanza di coordinamento tra i diversi rami dell’amministrazione competenti in materia di autorita’ di gestione dei programmi regionali”. Si punta il dito contro la classe dirigente regionale che pare non percepire la “reale gravita’ della situazione”. Alla Regione si chiede la rimozione dei vincoli che “impediscono che si sviluppi un ambiente attrattivo e sostenibile per imprese e cittadini”. E si insiste sull’urgenza di una “programmazione unica e coerente” delle diverse fonti di finanziamento, nazionali, regionali e Ue, invitando il governo Crocetta a concordare un cronoprogramma verificabile degli obiettivi da raggiungere, procedendo alla pubblicazione dei primi bandi in tempo utile per avviare la spesa entro il 2016.

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