Conte in “tour” in Europa in vista Consiglio Ue su Recovery Plan

Conte in “tour” in Europa in vista Consiglio Ue su Recovery Plan
3 luglio 2020

Un mini tour in Europa, con l’obiettivo di consolidare i rapporti di alleanza per l’approvazione del Recovery Plan. E’ quello programmato da Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio che dovrebbe essere decisivo (o almeno questo è l’auspicio) per il via libera al piano di aiuti da 750 miliardi di euro. Conte dunque conta di chiudere lunedì la partita del decreto semplificazioni, che sta avendo una gestazione particolarmente lunga e complicata per i veti incrociati nella maggioranza, dedicandosi poi a tessere la sua tela in Europa. Martedì 7 sarà dunque in Portogallo e il giorno successivo in Spagna per incontrare i suoi omologhi Antonio Costa e Pedro Sanchez. Due tappe fondamentali, nei Paesi che sono più simili all’Italia per l’impatto economico della pandemia e che quindi sostengono la richiesta di Roma per l’attivazione immediata del piano, con corposi aiuti a fondo perduto. E che, per primi, potrebbero anche accedere al Mes.

Ma centrale, nell’agenda di Conte, dopo un passaggio a Venezia il 10, è l’incontro fissato per il 13 luglio, quando il premier sarà a Berlino per vedere Angela Merkel. La cancelliera tedesca, come presidente di turno dell’Ue, è fondamentale per cercare di superare le resistenze del Paesi cosiddetti “frugali”, cioè Paesi Bassi, Danimarca, Svezia e Austria. Nei giorni scorsi Conte ha sentito il primo ministro Olandese Mark Rutte (dal quale è arrivato l’invito secco: “L’Italia deve farcela da sola”), senza ottenere grandi aperture. La stessa Merkel anche ieri ha ammesso che ci sono ancora grandi passi da fare ma la sua intenzione, ha ribadito, è quella di chiudere prima dell’estate. Con la Merkel Conte si era già sentito nei giorni scorsi, ribadendo la posizione dell’Italia a sostegno del piano della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Alla leader tedesca spetta dunque la mediazione che andrà avanti fino all’ultimo momento perché il Consiglio europeo (il primo “in presenza” dopo il lockdown) non si concluda con un nuovo rinvio. Anche se, probabilmente, pur se si arrivasse più vicini a un accordo sostanziale, sarà necessaria una nuova riunione, tra fine luglio e inizio agosto. askanews

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