Regionali in Puglia, “Siamo uniti” dice Schlein. Ma Decaro rilancia e divide

Roberto Fico verso la candidatura in Campania, mentre De Luca spinge per il figlio Piero alla guida del Pd regionale, tra tensioni e strategie personali.

Elly Schlein non aspetta oltre. La segretaria del Partito Democratico ha deciso che è il momento di lanciare la sfida alla destra in vista delle prossime elezioni regionali.

Antonio Decaro

La mossa, audace, punta a superare le resistenze di Antonio Decaro, l’ultimo nome ancora in bilico per la ‘campagna d’autunno’. Con una decisione forte, Schlein entra in campo e raccoglie la disponibilità di Michele Emiliano a farsi da parte, rimuovendo così una delle condizioni poste da Decaro per la sua candidatura.

L’altra, ancora in sospeso, è il ritiro di Nichi Vendola dalle liste di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs). Con l’incoronazione dell’ex sindaco di Bari, Schlein lancia un avvertimento diretto a Giorgia Meloni: “Comincia ad abituarti, la coalizione progressista è unita”. Una frase che segna l’inizio di una fase di confronto diretto.

L’inattesa reazione di Decaro e le tensioni interne

La manovra politica è stata preparata per giorni, con contatti continui sia con Decaro che con Emiliano, e aveva lo scopo di sbloccare uno stallo che si protraeva da settimane. Il passo indietro di Emiliano, come spiegano ambienti del Pd, serve a lanciare ufficialmente Decaro, che a questo punto dovrà decidere se “accontentarsi” della rinuncia del presidente uscente o se insistere sulla seconda condizione.

Tuttavia, all’accelerazione della Schlein, Decaro ha risposto con una nota che ha colto molti di sorpresa: “Mi auguro che lo stesso gesto di generosità possa arrivare anche da Nichi Vendola e da Avs”. Un rilancio che ha irritato diversi parlamentari del Partito Democratico. “Ma come – è il commento più diffuso – noi otteniamo il ritiro della candidatura di Emiliano e lui ricomincia subito con Vendola? A questo punto viene da chiedersi che intenzioni abbia davvero…”.

La linea dura di Avs e il bivio del candidato

Avs ha fin dall’inizio messo in chiaro che non accetta ingerenze nella composizione delle sue liste. La reazione alla nota di Decaro è stata netta. “Non c’entra niente la generosità – ha ribattuto Vendola – io sono il presidente di Sinistra italiana, che è un altro partito, e rispondo alla mia comunità politica. Se mi ha chiesto di impegnarmi nelle forme in cui me lo ha chiesto io sono a disposizione”. Ancora più drastico il commento di Angelo Bonelli: “Le liste di Avs le fa Avs”.

Un dirigente del Pd, nel tentativo di minimizzare la tensione, ha assicurato che la candidatura di Decaro è ormai ufficiale e che “tutto si aggiusterà strada facendo”. Il ragionamento è che le liste verranno definite solo a ottobre, mentre il candidato presidente è stato scelto adesso. Già venerdì, Schlein e Decaro saranno insieme sul palco alla festa dell’Unità di Bisceglie. L’ex sindaco di Bari si trova a un bivio: è difficile continuare a tenere in sospeso la sua candidatura, e un veto su Vendola da parte di Avs sembra impensabile. Per il Pd, la campagna elettorale è iniziata, e lui è il candidato presidente.

Campania: l’accordo De Luca–Fico agita il Pd

L’intesa con Vincenzo De Luca passa per la candidatura unica del figlio del governatore uscente, Piero, alla guida della segreteria regionale. Un accordo mal digerito da una parte dello stato maggiore dem e che, nonostante tutto, non ha messo la sordina a De Luca Senior. “Non smetterò mai di dire come la penso”, ha avvertito il presidente della Campania. A scandagliare fonti dem, alla base delle intemerate di De Luca ci sarebbe la volontà di mettere in campo una o anche due liste personali, così da avere voce in capitolo al momento della formazione della giunta, qualora vincesse il centrosinistra nella regione.