Manovra da 18 miliardi: più risorse per famiglie, imprese e nuovi tagli alle tasse

Il governo amplia la spesa pubblica per rilanciare salari, investimenti e welfare in un quadro di alta incertezza economica.

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti

La legge di Bilancio 2026 si presenta con un impegno finanziario maggiore rispetto alle attese: 18 miliardi di euro all’anno, di cui 2 in più rispetto alle previsioni iniziali. Il governo svela misure strategiche per ridurre le tasse, sostenere il reddito delle famiglie e incentivare gli investimenti delle imprese, con un occhio attento a contenere l’inflazione e rafforzare il welfare.

Manovra fiscale e provvedimenti per famiglie e imprese

Tra le novità più rilevanti, la riduzione del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33%, che assorbirà circa 9 miliardi nel triennio, e un fondo da 2 miliardi destinato all’adeguamento dei salari all’aumento dei prezzi. La pace fiscale è estesa fino a fine 2023, ma con criteri più selettivi: esclusi coloro che non hanno mai dichiarato redditi. Si ipotizza una rottamazione delle cartelle fiscali fino a nove anni e una revisione dell’ISEE che esclude la prima casa dal calcolo degli indicatori di reddito e patrimonio.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha illustrato le linee guida nel Consiglio dei Ministri, annunciando che venerdì si definiranno i dettagli finali a Palazzo Chigi. “In un quadro di forte incertezza, la manovra conferma il sostegno a famiglie, imprese e settori sociali, mantenendo l’equilibrio dei conti pubblici”, ha sottolineato Giorgetti, ironizzando sul clima positivo dopo l’incontro con Papa Leone al Quirinale.

Contributo obbligatorio da banche e assicurazioni e nuovi rifinanziamenti sanitari

Sono in corso le ultime trattative per un contributo da parte delle banche e le assicurazioni, stimato tra 4 e 5 miliardi, che finanzierà parte della manovra tramite imposte differite e altre forme fiscali. Il settore sanitario vedrà crescere le risorse di circa 2,4 miliardi nel 2026 e 2,65 miliardi nel biennio successivo, da sommare ai fondi già programmati fino al 2028, che superano i 5 miliardi all’anno. Prorogate al 2026 le attuali agevolazioni per interventi edilizi, mantenendo invariato il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa.

Incentivi agli investimenti e detassazione mirata per le imprese

Le aziende potranno usufruire di maggiorazioni fiscali per investimenti in beni materiali per un totale di 4 miliardi nel triennio. Confermati il credito d’imposta per le aree ZES e un fondo da 100 milioni per le zone logistiche semplificate. Plastic tax e sugar tax resteranno sospese fino a fine 2026, mentre rifinanziamenti sostengono la misura “Nuova Sabatini” per l’innovazione.

Interventi per la famiglia e riforma dell’ISEE

Il pacchetto famiglia prevede stanziamenti per 3,5 miliardi nel triennio, comprendendo anche politiche di contrasto alla povertà. La riforma dell’ISEE inciderà sui parametri di calcolo collegati alla casa e alle scale di equivalenza con un impatto stimato in quasi 500 milioni annui. A breve saranno definiti i dettagli per evitare l’aumento dell’età pensionabile, previsto per il 2027, con un costo previsto di almeno 1,5 miliardi.

Tassa di soggiorno e destinazioni delle risorse

Viene prorogata al 2026 la misura che incrementa l’imposta di soggiorno, con il 70% delle maggiori entrate destinate a interventi per l’inclusione sociale e il sostegno alle disabilità, mentre il restante 30% sarà destinato al bilancio statale.

“La manovra interviene in un contesto di incertezza, ma il governo mantiene l’impegno a sostenere il potere d’acquisto e il sociale, garantendo la tenuta dei conti pubblici”, ha ribadito Giorgetti. Oltre alle misure fiscali, la legge di bilancio conterrà interventi su pacificazione fiscale e previdenza.