Gaza, identificati i corpi di due ostaggi israeliani restituiti da Hamas. Vance: intesa sessenziale per sbloccare Accordi Abramo

James David Vance

James David Vance

L’esercito israeliano ha confermato l’identificazione dei corpi di Tamir Adar e Aryeh Zalmanovich, due ostaggi recuperati martedì sera nella Striscia di Gaza durante lo scambio tra Israele e Hamas, segnando un passo fragile verso la tregua. Adar, 38 anni, è stato ucciso il 7 ottobre mentre difendeva il kibbutz di Nir Oz dagli assalitori di Hamas, che hanno portato via il suo corpo. Zalmanovich, 86 anni, era l’ostaggio più anziano tra quelli rapiti quel giorno e ha perso la vita durante la prigionia, come riportato da Haaretz. I resti, riesumati dalle Brigate Ezzedine al-Qassam, sono stati consegnati alla Croce Rossa internazionale.

Vance: tregua a Gaza chiave per nuovi Accordi di Abramo

Il vice presidente americano JD Vance ha incontrato oggi a Gerusalemme il premier Benjamin Netanyahu, legando lo scambio di ostaggi a una visione strategica per il Medio Oriente. “Un accordo per la pace a Gaza è fondamentale per sbloccare gli Accordi di Abramo”, ha dichiarato Vance, riferendosi alle normalizzazioni del 2020 con Emirati Arabi Uniti e altri paesi arabi. Vance ha delineato un futuro in cui Israele e alleati del Golfo assumono la leadership regionale, riducendo la dipendenza americana: “Vediamo un’opportunità per costruire alleanze durature, nel migliore interesse di Stati Uniti e Israele”. Ha precisato che Washington mantiene forti interessi nella zona, ma punta su partner locali per la stabilità.

Oms: catastrofe sanitaria a Gaza per generazioni

Parallelamente, il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha lanciato un allarme in un’intervista alla Bbc: Gaza affronta una “catastrofe” sanitaria destinata a protrarsi per generazioni. Carestia, collasso ospedaliero e focolai di malattie, aggravati dalla distruzione di infrastrutture idriche, creano una “combinazione fatale”. Dal 10 ottobre, con il cessate il fuoco, Israele ha aumentato gli ingressi di aiuti medici, ma Tedros li giudica insufficienti per ricostruire il sistema. Ha invocato l’apertura di “tutti i valichi” e il reinsediamento di ong precedentemente escluse.

Appelli per aiuti senza ostacoli

Tedros ha denunciato sequestri al confine di materiali umanitari, come teli e montanti per tende ospedaliere, bloccati per presunto “duplice uso” militare. “Senza questi, non si costruisce nulla”, ha tuonato. Ha inoltre chiesto evacuazioni mediche urgenti per migliaia di palestinesi in coda, ribadendo: “Servono persone sul campo per una risposta su larga scala”.