Finanziaria e editoria siciliana, la nuova sfida dei 5 Stelle
Dopo il doppio veto in aula, il partito punta a una legge più produttiva con risorse potenziate per difendere l’informazione di qualità e combattere l’impatto dell’intelligenza artificiale

Norme bocciate e tensioni politiche in aula
Dopo la bocciatura per la seconda volta consecutiva della norma sui contributi stabili all’editoria siciliana, saltata in aula insieme a sedici altri articoli nella caotica Finanziaria quater, il Movimento 5 Stelle chiede un confronto pubblico e urgente. La commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni vedrà sedersi a un tavolo assessori regionali e rappresentanti della categoria editoriale, fra cui presidente, segretario e consiglieri della Stampa parlamentare, il delegato Fieg e presidenti degli Ordini e Federazioni di giornalisti e editori digitali.
Difendere la democrazia attraverso la pluralità delle voci
“La posta in gioco è la libertà d’informazione – sottolinea Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Ars e coordinatore siciliano del M5S – da tutelare con una norma che sostenga soggetti di qualità e garantisca pluralismo”. Il dialogo promosso dall’Assemblea vuole evitare che la mancanza di fondi metta in ginocchio testate importanti per la democrazia siciliana.
Un piano per rafforzare l’editoria contro fake news e intelligenza artificiale
Il capogruppo M5S Antonio De Luca annuncia l’intenzione di potenziare le risorse: “Occorre andare oltre le misure precedenti per aiutare anche realtà più piccole ma valide, in un momento in cui la diffusione di fake news e l’ascesa dell’intelligenza artificiale rappresentano una minaccia reale per traffico e finanziamenti”. Il movimento punta a un sostegno efficace per mantenere attiva e competitiva l’informazione isolana.
