Fitto a Berlusconi: Fi gioca a perdere, io non prendo ordini. Contro il candidato fittiano il Cav schiera la Poli Bortone
Elezioni in Puglia, centrodestra spaccato. L’ex governatore: “Questa scelta di divisione è sia autolesionistica sia censurabile sul piano dello Statuto”
di Enzo Marino

La decisione di puntare su Adriana Poli Bortoni non è regolare, dal punto di vista dello statuto di Fi, secondo Fitto: “Ma questo autolesionismo è anche extra-statuto. In base a quali regole, infatti, Forza Italia ha assunto la decisione comunicata? “Dinanzi a ciò – prosegue – mi pare necessaria una grande e seria iniziativa politica di iscritti, militanti e parlamentari di Fi per il rispetto in ogni sede legale dello Statuto del partito, che giace da più’ di un anno come una cosa dimenticata e inapplicata. In Forza Italia e nel Pdl non era mai successo: potevano essere prese, volta per volta, decisioni giuste o sbagliate, condivisibili o no, ma comunque, formalmente, lo statuto e le regole venivano sempre rispettate”. Fitto chiede anche una “operazione verità” perché “da settimane, c’è chi ha fatto di tutto per escludere dalle liste alcuni amministratori e dirigenti (oltre ai consiglieri regionali uscenti), che hanno a loro volta lavorato bene e che da anni hanno contribuito a fare della Puglia, in tutte le competizioni elettorali, la regione dei record per il nostro partito. Motivo? Sono ‘colpevoli’ di avere voti e consenso e quindi rischiano di essere eletti!”. Dunque, conclude, “a maggior ragione, serve un’iniziativa. Sono in causa questioni fondamentali. Che strumenti di tutela ci sono se un partito non rispetta le sue stesse regole, estromette persone, esclude suoi membri e dirigenti regolarmente iscritti da possibilità di candidatura? Non è una polemica interna o una polemica pugliese, ma una questione fondamentale di libertà e di democrazia”.
