Al via al Senato secondo giorno del processo d’impeachment contro Trump

22 gennaio 2020

Al via oggi al Senato il secondo giorno del processo d’Impeachment contro Donald Trump per l’Ucrainagate. A prendere la parola per primo il deputato dem Adam Schiff, che guida i sette manager dell’Impeachment, ossia i rappresentanti dell’accusa, che avranno 24 ore di tempo sino a venerdi’ per gli ‘opening arguments’, le argomentazioni di apertura per illustrare il caso. Ieri i repubblicani hanno respinto compatti con 53 voti contro 47 gli undici emendamenti democratici per introdurre nuove prove. Tuttavia, il Senato americano ha approvato la procedura di impeachment del presidente Donald Trump dopo quasi 13 ore di dibattito. Secondo quanto riportato dai media americani, l’assemblea ha approvato la risoluzione presentata dal leader della maggioranza in Senato, il repubblicano Mitch McConnell, dopo la bocciatura di una serie di emendamenti proposti dal capogruppo democratico Chuck Schumer.

La risoluzione McConnel, in pratica, prevede che accusa e difesa abbiano 24 ore a testa nell’arco di tre giorni per presentare le loro argomentazioni a favore e contro gli articoli di impeachment. I senatori avranno 16 ore per porre domande per iscritto. Dopodiché il Senato valuterà di nuovo se convocare testimoni o richiedere documenti. Il presidente della commissione giustizia della Camera, Jerry Naddler, al termine della prima giornata ha accusato i repubblicani e la Casa Bianca di aver respinto tutte le richieste: “Solo chi è colpevole cerca di nascondere le prove”. Il team di legali del presidente Trump, hanno definito l’impeachment “una farsa” e accusato Naddler e gli altri rappresentanti dell’accusa di voler fare “carta straccia della Costituzione”.  Trump è accusato di abuso di potere e intralcio al Congresso.

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Nel corso delle quasi 13 ore di dibattito, i senatori hanno bocciato 11 emendamenti presentati dai democratici che prevedevano la richiesta di documenti a Casa Bianca, Dipartimento di Stato e altre agenzie federali, e la convocazione di testimoni quali John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale, Mick Mulvaney, capo di gabinetto della Casa Bianca e altri due funzionari dell’amministrazione. I democratici hanno sostenuto l’importanza di avere accesso ai documenti che l’amministrazione americana ha rifiutato di presentare, tra cui la corrispondenza tra il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, e altri alti funzionari, così come documenti dell’Ufficio per la gestione e bilancio, responsabile della sospensione degli aiuti militari all’Ucraina al centro dell’indagine di impeachment. I democratici ritengono tali documenti essenziali perchè il Senato possa portare avanti un procedimento equo.

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