Albania al voto: Rama punta al quarto mandato e all’ingresso nell’UE

Domenica 11 maggio l’Albania torna alle urne per rinnovare i 140 seggi del Parlamento, con 26 partiti in corsa. Le elezioni, le decime dalla fine del comunismo, vedono il Partito Socialista di Edi Rama puntare a un quarto mandato consecutivo, forte dei 74 seggi conquistati nel 2021 e con l’obiettivo di avvicinare il paese all’Unione Europea entro il 2030.

Rama e il Ps

Il primo ministro Edi Rama guida il Partito Socialista con l’intento di consolidare il proprio potere e accelerare il percorso di adesione all’UE.

Edi Rama

La campagna elettorale si concentra sulle riforme giudiziarie e sulla lotta alla corruzione, elementi chiave per ottenere l’apertura dei negoziati con Bruxelles.

La sfida di Berisha

Il principale avversario è il Partito Democratico, guidato dall’ex premier Sali Berisha, ora a capo della coalizione “Grande Albania”. Nonostante le promesse di rilancio economico, Berisha è coinvolto in un’inchiesta per corruzione, fattore che potrebbe influenzare il voto.

La diaspora

Per la prima volta quasi 250mila cittadini della diaspora potranno votare, su un totale di 3,7 milioni di aventi diritto. Cresce anche la presenza di nuovi partiti che cercano di rompere il tradizionale duopolio PS-PD, sebbene l’accesso ai media resti limitato per le formazioni minori, con un impatto soprattutto nelle aree urbane come Tirana.

Il risultato del voto avrà ripercussioni anche in Italia, dove la comunità albanese è la seconda più numerosa. La cooperazione bilaterale, soprattutto sui temi migratori, sarà influenzata dall’esito elettorale e dalla stabilità politica che ne deriverà.