Alitalia-Etihad, si apre uno spiraglio

30 aprile 2014

La lettera di risposta ad Alitalia c’è. La missiva degli arabi che conferma l’interesse a continuare la trattativa per la fusione è da oggi sulla scrivania dell’ad della compagnia italiana Gabriele Del Torchio. Per ora non si tratta ancora del contratto preliminare, ovvero della bozza del preaccordo che apre di fatto la fase della conclusione del dossier. Un passaggio che non chiude la trattativa, dunque, ma la semplifica e soprattutto delimita il perimetro dell’operazione. Etihad ha confermato di aver registrato progressi nella soluzione dei nodi messi sul tavolo. In particolare sul tema degli esuberi, sulla riduzione del debito verso le banche e sull’impegno del governo a potenziare le infastrutture attorno agli hub. Etihad avrebbe risposto affermativamente alla richiesta dell’ingresso nel capitale di Alitalia con un assegno di 500 milioni di euro e, soprattutto, con un piano di sviluppo che prevede un effettivo rilancio per la compagnia. Intanto i sindacati rivedranno venerdì prossimo l’azienda che ha chiesto altro risparmi. Nel mirino le paghe superiori ai 40 mila euro lordi.
”In questi giorni – ha spiegato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi – ci sara’ un lavoro puntuale per verificare, punto per punto, le osservazioni fatte da Etihad. Il primo punto e’ verificare se l’alleanza puo’ essere fatta”.
Per il segretario nazionale della Filt Cgil, Mauro Rossi, “l’azienda punta a risparmiare 400 milioni all’anno, 100 milioni in piu’ rispetto al Piano di luglio, al netto degli interventi sul costo del lavoro” che rimangono cosi’ fissati a 128 milioni, compresi i 48 milioni di interventi su cui si concentrera’ il tavolo di confronto avviato oggi. ”L’azienda ci ha spiegato che questo intervento – ha aggiunto Rossi riferendosi al taglio di 48 milioni di costo del lavoro – fa parte di quel Piano e quel Piano sta in piedi grazie a questo intervento”. Sul merito della richiesta di questo nuovo intervento sul costo del lavoro, ha aggiunto Rossi, ”noi abbiamo risposto che sarebbe nostro interesse conoscere i dettagli del negoziato in corso” con Etihad, rispetto alla quale il sindacalista rigetta le indiscrezioni sulla richiesta di 3 mila esuberi, anche perche’, ha concluso Rossi ”noi pensiamo che sia impossibile definire un Piano di esuberi mettendo 500 milioni nella compagnia”.

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