Alla Camera parte campagna elettorale centrodestra sui migranti

Alla Camera parte campagna elettorale centrodestra sui migranti
27 luglio 2022

Alla Camera va in scena l’apertura della campagna elettorale con il centrodestra che si compatta per tentare un blitz sui migranti. In Aula questa mattina lo scontro è stato aperto e particolarmente duro, per la Lega infatti “gli immigrati sono quelli vanno in giro a violentare le donne”. Il casus belli o per alcuni l’occasione per far partire la propaganda nasce sul decreto semplificazioni, uno dei provvedimenti che vanno convertiti in questo periodo finale della legislatura. C’era un accordo in commissione tra i gruppi della maggioranza per approvare solo alcune modifiche concordate. Ma una volta arrivati al voto sull’emendamento di Fdi che proponeva di sopprimere l’articolo che rende più semplice l’assunzione di lavoratori stagionali immigrati la Lega prima, e a seguire Fi, Coraggio Italia e Noi con l’Italia lo hanno sottoscritto sposando la tesi che si trattasse di una “sanatoria”.

A quel punto il dibattito è diventato centrodestra contro centrosinistra: “Chiediamo la sospensione della seduta e che il ministro Garavaglia venga a riferire in aula – ha chiesto Emanuele Fiano -. Stiamo regolarmente ancora votando provvedimenti urgenti è fondamentale per i parlamentari sapere dal ministro se l’atteggiamento del suo partito corrisponda al suo pensiero. Lo dobbiamo ai nostri elettori perchè la campagna elettorale inizia qui e dobbiamo sapere se la Lega ha una lingua o due lingue”. Federico Fornaro, capogruppo di Leu, ancora più diretto: “Qui non c’è nessun blitz, nessun tentativo di una parte politica, il testo è stato votato nel Cdm senza che alcun ministro abbia sollevato questioni, dovete smetterla con la doppia verità e la doppia morale quasi sempre sulla pelle dei poveri cristi. Fate le vostre battaglie tra Lega e Fdi ma lasciateci fuori e lasciate fuori il paese da questa cosa inaccettabile, mi stupisco che Fi ci vada dietro”.

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La Lega però ha rilanciato chiamando in causa la ministra Lamorgese, responsabile a suo dire della cattiva gestione dell’immigrazione clandestina. Ma non solo: “Il ddl è stato firmato da Draghi e Franco – ha relicato Edoardo Rixi – sarebbe il caso che venissero Draghi e Franco, ma siccome lorsignori in Aula non ci vengono e non verranno in futuro dobbiamo solo votare”. Sono volate parole forti tra le due parti dell’emiciclo, soprattutto tra i banchi di Italia viva gli animi erano caldi: “Vergognatevi, avete portato lo spread a 250 punti presi dalla fame elettorale e adesso pretendete di difendere gli italiani!”, ha detto Massimo Ungaro, mentre accanto a lui Roberto Giachetti, esperto di regolamenti e decano del Parlamento, insisteva nel chiedere la sospensione della seduta: “Garavaglia se ha dignità deve spiegare a Lega e Fi le ragioni per cui ha chiesto al Cdm di votare questo provvedimento, che venga a dire qua al popolo italiano a che gioco stanno giocando!”.

Mentre il dibattito continuava a infiammarsi è arrivato il ministro del Turismo, tra le urla di entusiasmo dei colleghi di partito: “Non è vero che è stata una mia richiesta – ha detto Garavaglia riferendosi alla norma per gli immigrati – ed essendo un tema divisivo il governo si rimette al parere dell’Aula: il Parlamento è sovrano”. A quel punto non restava che votare ma il malore del dem Roberto Morassut ha costretto il vicepresidente ad una breve sospensione per permettere ai medici di intervenire. Alla ripresa il voto ha sancito la sconfitta del centrodestra che in questo Parlamento non è maggioranza: l’aula ha respinto con 230 voti contrari e 197 favorevoli l’emendamento. Ma la conclusione l’ha tratta per tutti il capogruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida: “il governo Draghi non c’è più e quello che faceva va corretto, Fdi lo vuole fare ora!”.

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