Ancora stallo centrodestra su Regionali, prossima settimana vertice

Ancora stallo centrodestra su Regionali, prossima settimana vertice
Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani
6 giugno 2020

Si terrà a inizio della settimana prossima il vertice del centrodestra per provare a chiudere l’intesa definitiva sui candidati alle prossime Regionali. Ma anche se il tempo stringe, la situazione sembra ancora in stallo. Entro fine luglio vanno presentate le liste, e quindi sui candidati presidente – concordano nel centrodestra – bisogna chiudere al massimo nelle prossime due settimane, e tuttavia una soluzione ancora non si intravede, con la Lega che da tempo prova a rimettere in discussione l’accordo siglato a ottobre dello scorso anno, in particolare su Puglia e Campania. Scontate le ricandidature di Luca Zaia in Veneto e Giovanni Toti in Liguria, l’accordo dello scorso anno prevedeva che a Fratelli d’Italia toccasse esprimere i candidati in Puglia e nelle Marche (Raffaele Fitto e Francesco Acquaroli), a Forza Italia il candidato della Campania (Stefano Caldoro) e alla Lega la Toscana (Susanna Ceccardi). Nello stesso pacchetto, la Lega aveva avuto le candidature in Umbria ed Emilia Romagna, e Forza Italia in Calabria, per le elezioni che si sono già svolte.

Ora però, dicono dal centrodestra, Salvini rivendica una regione del Sud, per consolidare la crescita della Lega nel Mezzogiorno: da qui le critiche a Caldoro (“Non è certo il cambiamento”, ha ripetuto ancora oggi nel tour campano) e addirittura la presentazione di un nome alternativo in Puglia, Nuccio Altieri. Anche perché gli esponenti della Lega pugliese sono in gran parte ex ‘fittiani’, che maldigeriscono la candidatura del vecchio capo. D’altro lato, Giorgia Meloni non ha alcuna intenzione di cedere: “Per il principio che se il candidato tocca a noi, lo scegliamo noi; per riconoscenza verso Fitto e l’operazione con lui all’Europarlamento; e soprattutto perchè nei sondaggi anche recentissimi resta il candidato migliore”, spiegano da Fratelli d’Italia.

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Stesse argomentazioni da Forza Italia per resistere all’assalto su Caldoro: “Se Salvini voleva una regione del Sud poteva pensarci a ottobre, quando invece decise di puntare tutto su Umbria e Emilia Romagna… Ora i sondaggi che abbiamo commissionato come centrodestra sui candidati e sulle liste ci dicono che Caldoro è il miglior candidato in Campania e se la può giocare: perché cambiarlo?”. Al contrario, rilanciano da FdI, “chi è dietro è la Ceccardi… sarebbe paradossale mettere in discussione i candidati migliori e non chi è in difficoltà. Ma la Toscana tocca alla Lega, e noi non ci mettiamo bocca”. Infine, sottolineano ancora da FdI, “quell’accordo l’avevamo raggiunto quando eravamo al 6%, ora che i sondaggi ci danno al 15% non chiediamo di più ma non è ipotizzabile che possiamo cedere qualcosa. Tenendo presente che l’unico presidente di Regione che esprimiamo è in Abruzzo”. Insomma, nè Forza Italia nè Fratelli d’Italia sembrano intenzionati – almeno per ora – a cedere alle richieste della Lega. Dal Carroccio però si mostrano tranquilli: “Negli ultimi giorni Salvini, Meloni e Tajani si sono visti molto spesso, non è detto che l’accordo non sia vicino”.

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