Arresto Genovese, slitta il voto “scottante” per il Pd

15 maggio 2014

Il voto sull’arresto di Francantonio Genovese si infrange contro la casa e il lavoro. Il dl Poletti e il dl Lupi sono priorità. Alla fine però il voto sul dl lavoro è slittato ugualmente a oggi. Segno che la decisione sul deputato democratico Genovese – il cui arresto è stato chiesto dai giudici di Messina – è questione troppo delicata da affrontare in piena campagna elettorale. Il voto, che doveva esserci oggi, pare slittare verso date più tranquille, dopo il 25 maggio. Genovese è accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Sono giorni in cui sono esplosi il caso Expo e quello Scajola, in cui Forza Italia ha di che lamentarsi per i contenuti delle memorie di Timothy Geithner, ministro di Obama. Inevitabile che un possibile mancato pronunciamento di Montecitorio sul destino, non solo politico, di un influente esponente del Pd siciliano scateni polemiche. Soprattutto da parte dei principali competitor del Pd alle imminenti europee, i grillini. Quando si inizia a profilare l’ipotesi di un rinvio, il Movimento 5 Stelle fa subito partire un duro comunicato.

“Il Pd è nudo. Stanno provando a rinviare ulteriormente la votazione sulla richiesta di arresto”, scrive, “Ci piacerebbe sapere cosa dirà il Pd ai cittadini, come giustificherà queste manovre di palazzo, di fronte al gravissimo caso Genovese, in un momento il cui il Paese e ripiombato negli scandali politici”. Segue a ruota la richiesta di rinviare la votazione degli ordini del giorno al dl lavoro, per passare immediatamente all’esame della richiesta di arresto. Niente da fare: respinta con 122 voti di differenza. Lontano da Montecitorio, Beppe Grillo commenta con poca diplomazia: “Renzie assomiglia sempre più a un pugile suonato che al gong non sa neppure ritrovare l’angolo per sedersi. È in attesa del flop delle elezioni e del lancio della spugna da parte dei due ottuagenari padri della patria, Napolitano e Berlusconi”. Una freccia in più nella sua faretra elettorale. Dal Pd, però, temono l’agguato pentastellato. La paura che i grillini, nel segreto dell’urna, votino contro l’arresto. Facendo poi passare il messaggio che il democratici salvano il deputato dalla tempesta giudiziaria. Per questo si procede con massima cautela. Il voto finale sul dl lavoro slitta a domani. A fronte dei tanti ordini del giorno in votazione in aula, domani mattina ci saranno le dichiarazioni di voto e il voto finale. A seguire si terrà una conferenza dei capigruppo per decidere il calendario, in particalre sulla data nella quale la Camera dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione all’arresto di Genovese. Domani la capigruppo deciderà tempi e modi. Ma se la votazione sull’arresto dovesse essere rinviata al dopo elezioni, i 5 stelle si dicono già pronti a proteste clamorose.

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