Basilicata approva nuova legge elettorale, voto congiunto

Basilicata approva nuova legge elettorale, voto congiunto
Consiglio regionale della Basilicata
12 agosto 2018

Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato una nuova legge elettorale che conferma il sistema maggioritario, con l’elezione diretta del presidente della Regione e il voto congiunto, cioe’ la possibilita’ di votare esclusivamente per un candidato presidente e per una lista ad esso collegata.

Nella tarda serata di ieri, e’ stato approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Ri, Pp, Udc e un voto contrario del consigliere Napoli) una proposta di legge del consigliere Piero Lacorazza (Pd) sul “Sistema di elezione del presidente della Giunta e dei consiglieri regionali”. Viene confermato, in linea con lo Statuto, il sistema maggioritario, con l’elezione diretta del presidente della Regione. Insieme a lui entrera’ in Consiglio regionale il candidato presidente della coalizione classificatasi al secondo posto.

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Gli altri 19 seggi verranno attribuiti con criterio proporzionale alle liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, cosi’ come e’ avvenuto in passato. Prevista l’abolizione del “listino regionale” che con il precedente sistema elettorale accompagnava l’elezione del presidente per l’attribuzione del premio maggioritario. Con la nuova legge elettorale i seggi saranno attribuiti solo alle liste provinciali. Il premio maggioritario sara’ assegnato alla coalizione vincente in base alla percentuale raggiunta: fino al 30 per cento, 10 seggi piu’ il presidente; dal 30 al 40 per cento 11 seggi piu’ il presidente; oltre il 40 per cento 12 piu’ il presidente.

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In ogni caso per la maggioranza e’ previsto un limite massimo di 14 seggi piu’ il presidente. In attuazione delle norme approvate nel 2016 dal Parlamento sulla parita’ di genere nei Consigli regionali, viene stabilito che in ogni lista nessuno dei due sessi puo’ essere rappresentato in misura superiore al sessanta per cento dei candidati. L’elettore puo’ esprimere due preferenze, riservando la seconda a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima. Prevista, infine, la “sostituzione temporanea” dei consiglieri nominati assessori, per la durata del mandato, con il primo dei non eletti della stessa lista.

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