E’ battaglia politica sull’Anfiteatro di Volterra

E’ battaglia politica sull’Anfiteatro di Volterra
Anfiteatro di Volterra
14 novembre 2019

“Sì, no, non ancora”. E’ scontro accesso tra le forze politiche del Consiglio regionale, e non solo, sul destino dell’Anfiteatro, o teatro romano, di Volterra, risalente ai primi anni dopo Cristo. La vicenda parte da lontano, e risale alla mancata valorizzazione di questo bene di inestimabile valore archeologico. “La Giunta ha promesso da tempo 250 mila euro, ma nero su bianco ancora non si è visto niente”, precisa il consigliere regionale Lega, Marco Casucci. Secondo l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, che grida alla “vergogna”, la regione Toscana li ha tolti dalla seconda variazione di bilancio perché la Regione Toscana avrebbe sforato nel prossimo bilancio il tetto massimo della somma tra specifici fondi di accantonamento e l’avanzo vincolato”.

Di tutt’altro avviso la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini, che giudica una brutta figura del centrodestra quella incassata sull’anfiteatro: “Ceccardi è è stata sbugiardata perfino dai suoi compagni di coalizione. La mozione a firma del consigliere forzista Maurizio Marchetti che chiedeva alla Giunta lo Sblocco del contributo straordinario destinato al recupero dell’anfiteatro per l’anno 2019 è stata infatti ritirata. Ritirata, direi, perché il fatto non sussiste. La Giunta, così come aveva chiarito la vicepresidente Monica Barni, aveva infatti già concordato con il Comune di Volterra di spendere i 250mila euro nel 2020 poiché non era possibile spendere e rendicontare tali risorse entro l’anno in corso, questo in base a ciò che prevede il decreto legislativo 118 del 2011 sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni”.

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Insomma, i soldi ci sarebbero, però tangibili tra qualche mese al massimo”. Ma la reazione più colorita arriva proprio da Marchetti, che si sente tirato in ballo a sproposito: “se altri partiti imbastiscono intanto le loro dichiarazioni non dipende da me. Pretendo che il mio operato, svolto in piena trasparenza ed equilibrio, non sia strumentalizzato né da una parte né dall’altra. Dalla Consigliera Nardini del Pd che mi tira in ballo in una polemica che in relazione a me è del tutto sconclusionata non pretendo le scuse solo perché le attribuisco il peso specifico che le spetta essendo rivolta a un altro partito e perfino a personalità esterne al perimetro dell’Assemblea toscana”. Il tempo, verosimilmente breve, dirà di più sull’impegno annunciato dalla Giunta.

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