Berlusconi vola a Bruxelles, due giorni a consulto con vertici Ue

Berlusconi vola a Bruxelles, due giorni a consulto con vertici Ue
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi e il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani
21 gennaio 2018

Nuova missione in Europa, domani e martedì, per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che ha in agenda incontri con tutti i vertici dell’Unione Europea. Confermati in particolare colloqui con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, con il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, con il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier, con presidente, segretario e capogruppo del Ppe Joseph Daul, Antonio Lopez e Manfred Weber, con la commissaria all’economia digitale Mariya Gabriel. In attesa di conferma l’incontro con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Alla Ue, l’ex premier intende chiedere di “cambiare profondamente, nell`interesse dell`Italia e della stessa Europa” e “tornare ad essere quel grande spazio di libertà basato sulle radici greco romane e giudaico cristiane che era nei sogni dei padri fondatori”.

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E “di essere orgogliosa della sua identità liberale e non succube delle regole ottuse e della burocrazia pianificatrice che oggi sembrano guidare molte scelte”. Quanto agli endorsment elettorali filo europeisti in vista del voto del 4 marzo in Italia venuti dai vertici di istituzioni e maggiori partner Ue, “sono anch`io – ha affermato Berlusconi- molto preoccupato per il futuro dell`Italia: se il nostro Paese cadesse nella mani dei ribellisti, dei pau- peristi, dei giustizialisti, questo sarebbe un problema drammatico per noi e per l`in- tera Europa. Pero` credo sarebbe bene che gli esponenti del- le istituzioni europee si astenessero dall`interferire nella campagna elettorale: gli italiani sono un popolo saggio e maturo, che sa benissimo da solo come fare scelte responsabili, senza bisogno della tutela di Bruxelles”. Infine, sull’accordo Italia-Francia Gentiloni-Macron sulla falsariga di quello franco-tedesco Macron-Merkel, per il leader Fi è “positivo ma non risolutivo”. Perché “non saranno altri a risolvere i nostri problemi di presenza in Europa”.

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