Brexit in alto mare, Barnier: uscita senza accordo “ogni giorno piu’ probabile”

2 aprile 2019

Un’uscita senza accordo del Regno Unito dall’Unione europea diventa “ogni giorno piu’ probabile”. Lo dice il negoziatore europeo per la Brexit Michel Barnier, all’indomani dell’ennesimo fallimento di Theresa May al Parlamento britannico. “Una Brexit senza accordo non e’ mai stata tra i miei desideri, ma diventa ogni giorno piu’ probabile”, ha affermato Barnier parlando a Bruxelles. “”L’Ue e’ pronta a questa eventualita’. Non dimentichiamo che abbiamo gia’ un accordo che e’ stato concluso da Theresa May, dal governo inglese, dal Consiglio e dal Parlamento europeo il 25 novembre scorso. Se il Regno Unito vuole uscire dall’Europa in modo ordinato, questo accordo e’ e sara’ il solo”, ha aggiunto.

Intanto, dopo il ‘no’ della Camera dei Comuni alla soft Brexit, la premier Theresa May riunisce  oggi il governo nel disperato tentativo di salvare la sua versione di accordo sul divorzio dall’Ue. I ministri si incontreranno “per una riunione di governo politica”, assenti i funzionari, della durata prevista di tre ore: sul tavolo le opzioni aperte al momento, quella di un no deal, un’uscita senza accordo il 12 aprile, di nuove elezioni politiche, di un secondo referendum. Seguiranno due ore di discussione sugli affari correnti. Stando alle anticipazioni del Times, il cancelliere dello scacchiere Philip Hammond esorterà il governo a formulare una propria proposta di compromesso, o in alternativa ad ammettere che il parlamento ha fallito e decidere a questo punto di sottoporre la questione un’altra volta agli elettori con un referendum, perché il partito ed il paese non si possono permettere nuove elezioni. Hammond ha già definito recentemente un secondo referendum “una proposta perfettamente coerente” che “merita di essere presa in considerazione”. May potrebbe infine decidere di presentare ai Comuni per la quarta volta il suo piano, già bocciato in tre precedenti occasioni, legandolo questa volta ad un voto di fiducia sul governo, un’ozpione ‘kamikaze’ per molti parlamentari.

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L’Italia, comunque è pronta a tutti gkli scenari. In mattinata il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha definito un incontro “cordiale” e “proficuo”. Conte ha spiegato di avere discusso, tra i tanti temi, anche quello della Brexit. “Speriamo in un recesso ordinato al quale abbiamo lavorato a lungo, sul fronte europeo noi restiamo molti uniti e compatti. Questo e’ molto importante per prossimo Consiglio europeo del 10 aprile”. Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “Non abbiamo ancora chiarezza su quella che e’ la posizione del Regno Unito per gestire un processo cosi’ complesso, per questo motivo ci siamo preparati alla non auspicabile prospettiva del no deal, grazie a varie misure gia’ adottate nelle ultime settimane a protezione dei cittadini e imprese”.

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