Calcio, Milan in crisi di identità: segnali confusi dalla governance

Assenze pesanti, futuro incerto e decisioni rimandate: la finale di Coppa Italia diventa uno specchio delle difficoltà rossonere

La finale di Coppa Italia disputata allo stadio Olimpico non ha rappresentato solo un capitolo sportivo per il Milan, ma un passaggio emblematico della sua attuale crisi istituzionale. Mentre sul campo si giocava il trofeo, sugli spalti andava in scena una rappresentazione ben più significativa per il futuro del club.

Presenti i rappresentanti del fondo Elliott, che ancora detiene voce in capitolo attraverso il vendor loan in attesa di un definitivo disimpegno. Assente invece il proprietario Gerry Cardinale, figura chiave di RedBird, la holding americana che ha acquisito il Milan.

Gerry Cardinale

“Il momento richiedeva una presenza forte. Non esserci all’Olimpico è un segnale che lascia perplessi”, ha commentato un ex dirigente del club, chiedendo l’anonimato.

Governance opaca e piani futuri sospesi

Il tema della governance resta una ferita aperta. Le decisioni strategiche sembrano sospese, la chiarezza latita, e le figure apicali sembrano spesso scollegate dalle necessità operative del club.

Un punto critico riguarda la figura del direttore sportivo, ancora vacante dopo mesi di transizione. Nessuna nomina, nessuna comunicazione ufficiale. Solo voci e speculazioni. “Serve un progetto tecnico chiaro, con una guida forte e riconosciuta. Altrimenti si naviga a vista”, ha dichiarato Marco Bellinazzo, giornalista esperto di economia calcistica. RedBird, nel frattempo, resta silente. Si attende che il vendor loan venga saldato, permettendo l’uscita di scena definitiva di Elliott e, forse, un assetto più definito.

L’ombra di Conceição e il futuro in panchina

I possibili candidati alla panchina del Milan per la prossima stagione, tra continuità e rottura. Sul fronte tecnico, Sérgio Conceição sembrava il nome giusto per il dopo-Pioli, forte di una stagione positiva al Porto. Ma la sconfitta in Coppa Italia ha ridimensionato le sue credenziali, proprio nel momento in cui avrebbe potuto rafforzare la sua candidatura.

“Aggiungendo la Coppa Italia alla Supercoppa, Conceição avrebbe avuto tutte le carte in regola. Ora lo scenario cambia”, osserva un intermediario vicino all’ambiente portoghese. La mancanza di un allenatore designato per il prossimo anno alimenta l’incertezza, così come il silenzio attorno alle strategie di mercato. Il club sembra immobile proprio nel periodo in cui andrebbero poste le basi per la prossima stagione.

Questa primavera avrebbe potuto rappresentare un nuovo inizio per il Milan: rilancio sportivo, chiarezza societaria, progettualità. Invece, le settimane trascorrono tra attese e incertezze. Il confronto ravvicinato contro il Bologna, che ha assunto i toni di un doppio scontro playoff, ha ricordato ai tifosi come anche due anni fa il Milan fosse in grado di sorprendere e sovvertire i pronostici. Oggi, invece, sembra incapace di costruire un’identità.

Cos’è il vendor loan? E perché è ancora centrale nel Milan

  • Il vendor loan è un prestito concesso dal venditore (Elliott) al compratore (RedBird) per completare l’acquisizione del club.
  • Fino al suo rimborso, il fondo Elliott mantiene un ruolo consultivo e una certa influenza strategica.
  • La sua estinzione aprirebbe a un controllo pieno da parte di RedBird, ma la tempistica resta incerta.
  • Questa situazione contribuisce a rallentare decisioni cruciali, dalla nomina dei dirigenti alla programmazione sportiva.

Prospettive e interrogativi

Il Milan non può permettersi altri mesi di attesa. Il tempo è un capitale prezioso, soprattutto in un calcio dove la programmazione vale più del budget. Il club ha bisogno di una guida forte, sia in campo che fuori. Una governance trasparente, un progetto tecnico coerente, una visione industriale chiara.

Con il mercato estivo alle porte e la concorrenza più agguerrita che mai, ogni giorno perso oggi rischia di diventare un rimpianto domani. La domanda resta aperta: chi prende davvero le decisioni al Milan? Fino a quando questa risposta resterà vaga, anche i tifosi continueranno a sentirsi spettatori di un club che sembra aver perso il senso del proprio cammino.