Calenda apre cantiere”Polo serietà” con Renzi:opposizione netta

Calenda apre cantiere”Polo serietà” con Renzi:opposizione netta
Carlo Calenda
26 settembre 2022

“In democrazia l’elettore è il re e le scelte sono insindacabili”. Ma “questa dinamica che porta le persone a votare come se fossero al Grande Fratello, per chi urla di più, promette di più e realizza di meno è quello che ha fatto declinare negli ultimi trent’anni l’Italia. La nostra battaglia sarà contro questo modo di fare politica”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, guarda al futuro che lo vede in Parlamento con Matteo Renzi, con gruppi unici “già previsti” e alla vigilia di un “processo” verso un “partito che sia più ampio di Azione e Italia Viva”.

Un partito, spiega, che siederà tra i banchi di “un’opposizione costruttiva” ma “intransigente” a una destra “sovranista” che ha promesso 180 miliardi di euro di vaccate” che “non” potrà “realizzare” e che prefigura invece una “prospettiva pericolosa e incerta” per il Paese. Lo scenario politico restituisce una “divisione netta in tre poli ancora più forte” con il “centrodestra al governo; il partito democratico tra le braccia dei Cinque Stelle” e il Terzo Polo, “quello che dovremo costruire noi. Un polo del buongoverno, del pragmatismo e della serietà”, sottolinea.

Non può dirsi soddisfatto del tutto Calenda e lo ammette: per il “nostro obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi avevamo bisogno di un risultato sopra le due cifre che non è stato raggiunto. Il Paese ha scelto consapevolmente il populismo”. Ma rivendica la stretta di mano che ha suggellato il matrimonio tra Azione e Italia Viva. “Con quasi l’8% dei consensi, il 7,8%, partiamo da basi solide” e “quello che faremo nelle prossime settimane è avviare subito un cantiere affinché questo processo sia ancora più ampio”.

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In conferenza stampa all’hotel Mediterraneo a Roma, per l’analisi di voto, si presenta con le tre ministre del governo Draghi (Mara Carfagna e Mariastella Gelmini che hanno lasciato Fi per passare ad Azione e Elena Bonetti di Iv) e con il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. Matteo Renzi non c’è perché si trova in Giappone per il funerale dell’ex premier Shinzo Abe e per ora non ha commentato. “Renzi l’ho sentito nel corso di questa campagna quasi tutte le mattine e anche stanotte l’ho sentito”, si limita a dire.

Sul mancato sorpasso di Fi, risponde la Carfagna, la quale ha buon gioco nel dire che la proposta “liberale” di “Fi sarà irrilevante” nella coalizione rispetto al peso degli alleati di Fdi e Lega messi insieme e quanto alle percentuali, con Forza Italia “poco sopra l’8%, il nostro risultato – puntualizza – è un punto di partenza, il loro un punto di arrivo”. In un Parlamento in cui il centrodestra a trazione Fratelli d’Italia avrà una maggioranza che si dovrebbe aggirare ad oltre il 40%, con un dialogo, per ora, interrotto con le forze politiche di area centrosinistra-sinistra e vista l’idiosincrasia nei confronti dei Cinque Stelle, bisognerà verificare quali saranno i margini in cui si muoveranno Calenda e Renzi e che tipo di futuro avrà la loro ‘creatura’.

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