Capodanno a piedi a Napoli dove l’alcol fa più vittime dei botti

Capodanno a piedi a Napoli dove l’alcol fa più vittime dei botti
2 gennaio 2018

Il bilancio dei feriti a Napoli per i botti di Capodanno è calato. Ma sale, tristemente, il numero di giovani ricoverati in coma etilico. E’ l’amara sintesi del passaggio tra il 2017 e il 2018 nel capoluogo campano sempre più attanagliato da contraddizioni e paradossi che vanno oltre i conteggi forniti dagli ospedali e dalle forze dell’ordine e raccontano di una piazza del Plebiscito piena, di tanti turisti ma anche di frotte di persone che hanno vagato a piedi nella prima notte del nuovo anno a causa del mancato servizio dell’Anm, l’azienda di trasporto urbano, in gravissima difficoltà. Nella giornata di ieri il bilancio dei feriti per scoppi di petardi è di una ventina in città e poco più di una decina in provincia. Meno, dunque, dei 46 dello scorso Capodanno. A preoccupare è, piuttosto, l’aumento di ricoveri per coma etilico, con un bollettino del Cardarelli che riferisce di una ventina di giovani, tutti sotto i 20 anni, molti tra i 15 e i 16, ricoverati dopo il veglione. Un fenomeno in crescita, riferiscono dal nosocomio, già attestato nei fine settimana. Tra i feriti più gravi sono due i casi di persone raggiunte da proiettili sparati per la follia di chi ha pensato di festeggiare sparando con armi da fuoco.

Leggi anche:
Consulta, fumata nera Parlamento per elezione di un giudice

Un 12enne di San Giovanni a Teduccio è stato ferito mentre era sul balcone, ancora prima della mezzanotte. Un cinquantenne è stato raggiunto da un proiettile mentre era in auto. Sul sito on line del Corriere del Mezzogiorno si denuncia un altro episodio gravissimo che sembra sfuggire ai noti fenomeni delle cosiddette “stese”. Qualcuno è stato immortalato dalle telecamere della Rai mentre sparava nella zona di Santa Teresa degli Scalzi, non lontano da Capodimonte e dalla Sanità. Un atto criminale aggravato dal fatto, come riporta il quotidiano, che la troupe si è vista addirittura puntare addosso l’arma ed è stata costretta a fuggire velocemente. Tornando al Capodanno appiedato dei partenopei, va registrata la pesante critica del comico Francesco Paolantoni che su Facebook ha scritto: “Una città che vuole vivere di turismo e che per fortuna di turisti è piena, interrompe i trasporti pubblici a Natale e Capodanno?? Che figura `e merda!!!”. Di segno opposto la tradizionale marcia della pace, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, guidata ieri pomeriggio dal Cardinale Crescenzio Sepe lungo le strade del centro antico verso la cattedrale dove si è tenuta la Santa Messa. L’arcivescovo ha lanciato la proposta di istituire un tavolo permanente in Prefettura per vigilare e trovare soluzioni al problema dei baby criminali.

Leggi anche:
Accordo Russia-Ucraina: 48 bambini sfollati per la guerra tornano a casa

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti