Caso Navalny, alta tensione tra Macron e Putin

15 settembre 2020

Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato nel corso di una telefonata con il suo omologo russo Vladimir Putin del caso Navalny, esprimendo “la sua profonda preoccupazione per l’azione criminale” contro l’oppositore russo e chiedendo che “venga fatta luce” sull’accaduto. Macron ha anche dichiarato che la Francia “condivide la convinzione di altri Paesi europei sull’avvelenamento con un agente nervino del tipo Novichok” in base “alle analisi dei suoi laboratori”, avvelenamento che “contravviene alle norme internazionali sull’uso delle armi chimiche”, si legge in una nota dell’Eliseo. La Francia, ha detto Macron, “mostra piena solidarietà alla Germania sui prossimi passi e sulle conclusioni da stendere”.

Il presidente russo, da parte sua, ha risposto al capo di stato francese che le accuse senza fondamento contro la Russia sul caso Navalny sono inammissibili. Lo scrive il Cremlino dopo la telefonata tra i due presidenti in cui la Francia ha ribadito che gli esami di laboratorio confermano l’avvelenamento dell’oppositore russo. Putin ha anche ribadito a Macron che la Russia ha necessità del materiale dalla Germania, come i risultati dei test sul presunto agente nervino, per determinare quanto accaduto a Navalny. Intanto un laboratorio francese e uno svedese hanno analizzato “i campioni prelevati” dall’oppositore russo Alexey Navalny, attualmente ricoverato a Berlino, e hanno confermato l’avvelenamento con un agente neurotossico del tipo Novichok. “Rinnoviamo l’appello lanciato alla Russia affinché chiarisca cosa è successo”, ha detto il portavoce del governo di Berlino Steffen Seibert, ricordando che questo avvelenamento costituisce “una grave violazione” della Convenzione sulle armi chimiche.

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Navalny frattanto sta meglio. L’oppositore russo oggi ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto dal letto dell’ospedale di Berlino, la clinica Charité, dove è ricoverato in seguito all’avvelenamento subito lo scorso 20 agosto. E’ il suo primo post da quando si è risvegliato dal coma. “Ciao sono Navalny, mi mancate. Anocra non posso fare quasi niente, ma ieri sono riuscito a respirare tutto il giorno da solo. Davvero, solo con le mie forze. Senza il minimo aiuto, neppure la più semplice ventilazione in gola. Mi è molto piaciuto. E’ sorprendente quanto non si apprezzi del tutto questo processo. Raccomando di farlo”, dice l’avvocato blogger nel post, a commento della foto che lo riprende assieme alla moglie Yulia a volto scoperto, sorridente, e altre due donne, che invece indossano la mascherina chirurgica. Già da ieri al leder dell’opposizione russa era stato staccato il respiratore, riuscendo così a lasciare il suo letto. Frattanto, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha cancellato una missione a Berlino prevista per oggi, secondo i media russi per un cambimento dell’agenda del collega tedesco. Inoltre domenica è emerso che i candidati d’opposizione del movimento anti-corruzione di Navalny hanno vinto seggi nei consigli comunali delle due città siberiane dove il blogger aveva tenuto comizi prima di essere avvelenato.

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