Centinaio avverte: problemi seri per governo se divisi su Diciotti e Tav

Centinaio avverte: problemi seri per governo se divisi su Diciotti e Tav
Gian Marco Centinaio
11 febbraio 2019

Il risultato elettorale in Abruzzo non avrà conseguenze sul governo. Nonostante il risultato delle regionali, favorevole per la Lega ma non per il M5S, il ministro dell’agricoltura Centinaio assicura a Circo Massimo, su Radio Capital, che per l’esecutivo “non cambia niente, non vanno mescolate le mele con le pere. Ogni elezione deve essere tenuta in considerazione, senza confondere però le regionali con le comunali o le europee. Il risultato di Marsilio ci indica comunque di andare avanti in questa direzione. Al resto ci penserà Salvini, fortunatamente io non sono il segretario federale”. Per il ministro leghista il risultato abruzzese è “importante, al di sopra delle aspettative. E dimostra che le politiche della Lega, e di Matteo Salvini, sono gradite gradite agli italiani”.

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Nessun contraccolpo, quindi. Almeno per ora. Perché la discussione sulle grandi opere continua a scuotere la maggioranza. E le mediazioni proposte dalla Lega vengono respinte dagli alleati, tanto che la mini-TAV è stata bollata dal vicepremier 5 stelle Di Maio come “una supercazzola”: “Noi facciamo delle proposte costruttive, è normale che se dalla parte del M5S troviamo un muro su tutto diventa un problema governare per il bene e nell’interesse degli italiani”, contrattacca Centinaio, “Se è tutto no, diventa difficile. Invito i colleghi del M5S a sederci a un tavolo e ragionare come quando abbiamo scritto il contratto di governo. Se non lo fanno? Si prenderanno le responsabilità di mandare tutto a ramengo. Non salta tutto sul no al TAV”, precisa, “ma è logico che ci devono dare motivazioni serie e non supercazzole. E magari dandole prima a noi e poi alla Francia, cosa che a me è rimasta sullo stomaco”. Sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini sul caso Diciotti, il ministro dell’agricoltura chiede “a tutto il Parlamento un no secco. Siamo abbastanza certi che il Parlamento voterà no a larghissima maggioranza, indipendentemente dalla TAV. Ci aspettiamo il No dal M5S come da tutti i parlamentari, questo problema potrebbe succedere a qualsiasi ministro di qualsiasi governo. Non prendo neanche in considerazione un sì del M5S. Se dovesse passare il sì non credo che il governo andrà a casa ma avrà seri problemi”.

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