Cinema, Bollywood a Roma con Vishakha Singh (VIDEO)

Cinema, Bollywood a Roma con Vishakha Singh (VIDEO)
5 maggio 2015

La magia di Bollywood è arrivata a Roma con Vishakha Singh, giovane star del cinema indiano, più volte candidata agli Stardust Awards, equivalente indiano degli Oscar, nella giuria internazionale del Rome Indipendent Film Festival. Ex modella, ora attrice e produttrice di successo, prima di volare sul red carpet del Festival di Cannes, ad Askanews nel giorno del suo 28esimo compleanno ha raccontato: “Sono venuta a Roma quando avevo 10 anni, con la mia famiglia, per visitare la città, ho anche gettato la moneta nella Fontana di Trevi e ho espresso il desiderio di tornare ed eccomi qui. Io credo che Roma mi abbia invitata a tornare”. Vishakha ha iniziato da piccola ma ha raggiunto l’apice del successo nel 2013 con una commedia in stile “Tutti pazzi per Mary”. E’ cresciuta vedendo film di Hollywood, ma è sempre stata curiosa di vedere film italiani. “Il primo che ho visto è stato ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino, l’ho visto a Cannes e mi ha aperto gli occhi sul cinema italiano, adesso voglio vedere molti altri film”.La sua attrice italiana preferita è Sophia Loren, e il suo idolo cinematografico è Meryl Streep. Ma com’è essere oggi un’attrice di Bollywood? “E’ interessante, la gente associa ancora Bollywood alla musica alle danze, alle storie d’amore, ma ora sta cambiando. Stiamo facendo molto cinema internazionale”. Vishakha è anche molto impegnata socialmente: “Combatto per i diritti delle donne, per la loro sicurezza, per la loro indipendenza e educazione. Le donne istruite sono uguali agli uomini, crescono bambini migliori, sono cose a cui io tengo molto. E supporto anche la comunità gay-lesbo in India perché credo nella parità dei diritti”. E lancia un appello alle donne indiane che usano creme per schiarirsi la pelle: “La nostra pelle, il nostro colore è bello, bisogna sentirsi a posto con se stessi”. Che giurata sarai al Festival? “Provo a non analizzare un film, voglio vivere il cinema, dimenticare che sono giudice ed essere spettatrice, guardare e basta, per me è importante che il film tocchi il mio cuore in qualche modo e mi diverta”.

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