Cinquanta anni di carriera di Minghi: non faccio bilanci, guardo avanti

Cinquanta anni di carriera di Minghi: non faccio bilanci, guardo avanti
13 ottobre 2016

A 69 anni, con 50 anni di carriera sulle spalle, Amedeo Minghi è pronto per partire con nuovi progetti proprio mentre lancia il suo nuovo lavoro. In occasione di questo traguardo, infatti, esce La bussola e il cuore, un triplo cofanetto che è un ponte tra il passato e il futuro, senza rimuginare quello che è stato. “Gli artisti non fanno mai bilanci, andiamo avanti fino alla fine, finché c’è la testa perché io considero la condizione di artista un dono di Dio che non va sprecato tant’è che ho già in testa il mio prossimo progetto”. E mentre l’artista Minghi pensa al prossimo lavoro ci racconta questo nuovo arrivato: “Questo progetto nasce per non fare celebrazioni per i 50 anni, ho pensato per i 50 anni voglio andare sulla musica, parlare con la musica e della musica”. In questi tre cd, la Bussola, il Cuore e Mappe, si intrecciano tre dimensioni diverse del melodista: nel primo album di inediti, che arriva 11 anni dopo l’ultimo, torna a posare lo sguardo sul mondo con la sua inconfondibile cifra stilistica. Come fa in Gente sul confine, dedicata allo spinoso tema dell’immigrazione e delle guerre: Io ho già scritto canzoni sulla guerra, sulla sua inutilità e sulle cause che spesso sono sconosciute a chi le combatte come quando ho scritto la colonna sonora di Fantaghirò. Ecco oggi noi siamo un po’ così si il mondo si combatte da tutte le parti ma gli unici protagonisti sono le multinazionali delle armi perché non credo che chi combatte sappia esattamente per cosa sta morendo. Ne Il Cuore Minghi ripropone alcuni successi del suo passato, quelli a cui è più legato. “L’immenso è la mia canzone più importante, 1950 è la mia canzone manifesto quello che è oggi è considerata una delle 100 canzoni più belle di sempre ma Immenso che mi ha sdoganato come cantautore”.

Accanto ai successi del passato, però, questo secondo album racconta anche la riscoperta delle radici cristiane dell’artista, con canzoni come Non abbiate paura, Gerusalemme, le Beatitudini e Padre Nostro, chiuse tutte da un inedito, Domani: “Insieme a questi brani ho voluto inserire anche Domani dedicata ad Anna Frank perchè se Anna Frank fosse stata cristiana noi l’avremmo fatta Santa”. Nell’ultimo cd invece Minghi apre la scatola dei ricordi dalla quale estrae venti brani registrati tra i primi anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta, mai pubblicati prima, alcuni scritti per altri artisti, altri entrati nel repertorio di grandi interpreti, altri ancora tralasciati per logiche discografiche. Uno spaccato su quello che era il modo di lavorare più di 40 anni fa: “Quelli erano anni in cui a Roma a Il Cenacolo c’era una grande collaborazione, e noi tutti della Rca di Melis eravamo pubblico dell’altro artista: si andava a sentire il lavor nuovo di De Gregori, Venditti, Baglioni eravamo tutti lì”. La Bussola e il cuore, prodotto da Sanbiagio produzioni, sarà pubblicato da Sony Music a partire dal 14 ottobre.

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