Coronavirus, ancora si muore. In Lombardia sempre allerta

Coronavirus, ancora si muore. In Lombardia sempre allerta
13 giugno 2020

Cala ma in modo lento, la curva epidemica in Italia. Secondo l’odierno bollettino della Protezione civile, rispetto a ieri i deceduti sono 55 e portano il totale a 34.301. Nel numero totale sono conteggiati anche 23 decessi comunicati dalla Regione Lazio ma riferiti ai mesi di marzo e aprile. Tra dimessi e guariti da ieri si contano 1.780 casi, complessivamente 174.865. E ci sono 346 nuovi casi di contagio per un totale di 236.651 dall’inizio della pandemia in Italia. Dei 346 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 210 nuovi positivi (il 60,6% dei nuovi contagi). L’incremento di casi è di 40 unità in Piemonte, 28 in Emilia Romagna, di 13 in Veneto e di 25 nel Lazio. Nessun caso in Valle d’Aosta, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna.

Per quanto riguarda il numero di individui controllati, oggi sono stati testati 32880 casi (contro i 49750 tamponi effettuati). Si tratta di un positivo ogni 95 persone, ovvero 1,1%. Le regioni con il più alto rapporto tra nuovi positivi e individui testati sono la Lombardia (tornata quasi al 4%), Piemonte (1,9%), Veneto (1,2%) e Lazio (0,9%). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati fatti 49750 test (ieri 80562). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 143,8 tamponi fatti, il 0,7%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 0,5%. Entrambi i dati sono in rialzo rispetto ai giorni scorsi. Sia il dato sui tamponi che quello sui casi testati è visibili nei grafici qui di seguito.

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Sono 27.485 gli attualmente positivi in Italia. In diminuzione di 1.512 casi. Oggi in Italia torniamo ad avere meno di 4mila persone ricoverate per il coronavirus, di cui 220 in terapia intensiva e 3747 ricoverate con sintomi meno gravi. Nel momento più grave dell’epidemia, il 3 aprile, erano rispettivamente 4068 e quasi 29mila. Non certo incoraggiante è invece il fatto che anche se il numero di nuovi positivi è inferiore a ieri rimane abbondantemente sopra le 300 unità e soprattutto ciò accade in un giorno in cui si sono fatti meno test a meno persone (oggi solo 50mila tamponi contro gli 80mila di ieri e 32mila individui testati per la prima volta – escludendo quindi i tamponi di controllo – contro 37mila ieri).

LOMBARDIA

Altri 210 positivi al Covid-19 oggi in Lombardia, un numero che resta significativo anche perché cresce il rapporto percentuale tra i tamponi e i positivi, oggi arrivato al 2,2%, pure a fronte di un numero di tamponi inferiore rispetto ai giorni precedenti (9.474). A questo si aggiungono i 23 morti di oggi, che portano il totale, sempre più drammatico, a 16.428, e si tratta solo delle cifre ufficiali. Attualmente in Lombardia i positivi sono 16.785, in calo di 239 unità rispetto a ieri e il totale dei casi riscontrati in regione arriva a 91.414. Per quanto riguarda i guariti oggi se ne aggiungono altri 426, portando il totale a 58.201 casi. In terapia intensiva si trovano 96 persone, una in meno di ieri, mentre ricoverate non in intensiva risultano a oggi 2.252 persone, in calo di 105 unità.

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Continua a essere la città metropolitana di Milano la zona più colpita dal coronavirus in Lombardia con 97 dei 210 nuovi casi registrati in tutta la regione, quasi la metà dei nuovi casi nella regione. I casi complessivi nella provincia sono 23.766 di cui 10.112 a Milano città, dove ci sono stati 38 nuovi casi. Sotto controllo la situazione nelle altre province, da Bergamo (13.766, +22) a Brescia (15.238, +21), da Cremona (6.546 +15) a Lodi (3.534, +1) a Mantova (3.402, +3).

DATI PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 16.785 in Lombardia, 2.820 in Piemonte, 1.727 in Emilia-Romagna, 778 in Veneto, 502 in Toscana, 244 in Liguria, 1.357 nel Lazio, 677 nelle Marche, 337 in Campania, 422 in Puglia, 70 nella Provincia autonoma di Trento, 842 in Sicilia, 105 in Friuli Venezia Giulia, 509 in Abruzzo, 95 nella Provincia autonoma di Bolzano, 21 in Umbria, 34 in Sardegna, 7 in Valle d’Aosta, 45 in Calabria, 97 in Molise e 11 in Basilicata.

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