Coronavirus, oltre 60 mila morti nel mondo. L’Europa il continente più colpito

Coronavirus, oltre 60 mila morti nel mondo. L’Europa il continente più colpito
5 aprile 2020

Sono 60.115 le vittime del coronavirus in tutto il mondo, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University. Italia, Usa e Spagna sono i Paesi più colpiti per numero di morti. Mentre in Europa, si contano più di 45 mila (46.033), vittime di cui l’85% si registra in Italia (15.362), Spagna (11.744), Francia (7.560) e Regno Unito (4.313). L’Europa è il continente che paga il prezzo più alto in termini di morti.

Superati i 300mila contagi negli Usa. Secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, i positivi al Covid-19 sono 300.915 casi e i morti sono 8.162. Oggi si sono registrati almeno 22.962 casi e altri 1.010 morti. “Ci saranno molti morti nelle prossime settimane – ha detto il presidente americano, Donald Trump -. Questa sarà probabilmente la settimana più dura, tra questa settimana e la prossima settimana”. Tuttavia, per Trump, “ci sarebbero stati molti più morti se non avessimo fatto tutto ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo”. Di certo per il capo della casa Bianca “è una situazione incredibile, non si è mai vista una cosa simile”. Trump, ha annunciato nuove linee guida che raccomandano di indossare coperture sul volto in pubblico, per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus. Ma precisa che lui non lo farà. Perché? Non riesce a immaginarsi con una mascherina, mentre incontra dignitari nello Studio Ovale. “E’ una raccomandazione”, dice, “semplicemente non lo farò”.

La raccomandazione è arrivata dai Centers for Disease Control and Prevention, che chiedono a tutti (soprattutto nelle zone molto colpite dal Covid-19) di usare su bocca e naso coperture come foulard, sciarpe, magliette. Non mascherine chirurgiche e specifiche, perché quelle scarseggiano e vanno riservate a chi è “in prima linea”, a contatto con malati o positivi. Trump, inoltre, ha annunciato il divieto di esportazione delle mascherine N95, facendo irritare il Canada dove il numero dei casi accertati di coronavirus è cresciuto a 12.924, rispetto agli 11.747 di ieri. In tutto i morti sono 214, rispetto ai 152 del 3 aprile. Intanto, lo Stato di New York ha registrato il numero record di 630 decessi in un giorno, portando il totale a 3.565. Il governatore Andrew Cuomo, nell’annunciarlo, ha aggiunto che i casi positivi sono ora 113.704, di cui 63.306 a New York City. La regione resta l’epicentro negli Usa, con il sistema sanitario allo stremo per mancanza di posti nelle terapie intensive e respiratori. Cuomo, in merito, ha annunciato che mille dispositivi per aiutare a respirare i malati sono in arrivo dalla Cina.

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In Spagna, intanto, si  contano 809 persone morte nelle ultime 24 ore. Il bilancio complessivo dall’inizio dell’emergenza confermato dal ministero della Sanità di Madrid parla di 11.744 decessi. I casi positivi nel Paese iberico sono 124.736, con 7.026 diagnosticati nelle ultime 24 ore. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato la decisione di prorogare di due settimane le misure di confinamento per frenare la diffusione del Covid-19. “Dobbiamo mantenere le misure per altre due settimane. Capisco quanto sia difficile prolungare questo sforzo per altre due settimane. Isolarsi nelle nostre case. In questi giorni mette alla prova la nostra serenità. Sono giorni frenetici”, ha dichiarato Sanchez.

Nelle ultime 24 ore in Gran Bretagna sono morte altre 708 persone, portando il totale delle vittime di Covid-19 nel Paese a 4.313. Un bimbo di cinque anni è morto dopo essere stato contagiato dal nuovo coronavirus in Gran Bretagna. Lo ha reso noto il Servizio di sanità pubblica. Si tratta della vittima più giovane da quando è scoppiata la pandemia. Non è chiaro se soffrisse di altre malattie. Il bel tempo previsto in questo weekend in gran parte del Regno Unito alimenta i timori di una nuova ondata di trasgressioni al lockdown e di passeggiate collettive non giustificate. “State a casa”, ha ribadito ai britannici nelle ultime ore il ministro della Sanità, Matt Hancock, in questa fase “è l’unico modo per proteggere voi e le vostre famiglie dalla malattia”, il cui contagio continua a diffondersi nel Regno. Casi di contagio e scarsa tutela dell’azienda vengono intanto denunciati fra gli equipaggi dei residui voli a lungo raggio di British Airways.

Intanto, l’immunità di gregge non sembra ancora pienamente esclusa dai piani del governo britannico per fronteggiare l’emergenza ed i e 42 mila casi accertati di contagio. Il Times cita un esperto, l’epidemiologo Graham Medley, uno dei consulenti del governo di Boris Johnson sui modelli di previsione sull’epidemia, che torna a paventare un possibile fallimento del lockdown e la mancanza in quel caso di un piano B: piano che a suo dire dovrebbe essere riprendere in considerazione l’ipotesi – già evocata e poi scartata con l’espressione ‘immunità di gregge’ – di arrendersi all’idea di una diffusione inevitabile del virus, seppure in forma “meno mortale possibile”, nella speranza che gradualmente possa produrre una massa critica di persone immuni.

Anche in Germania l’epidemia di coronavirus continua a crescere con numeri importanti. I casi accertati hanno superato i 90mila (sono quasi 91.600) secondo l’ultimo conteggio dell’istituto americano Johns Hopkins University. Rispetto a ieri si registrano circa 7.000 nuovi casi. Le vittime complessive sono 1.293, quasi 200 in più in 24 ore. La Germania è al momento il quarto Paese nel mondo per numero di contagi, dietro a Stati Uniti, Spagna e Italia. Ma il numero delle vittime rispetto agli altri Paesi si mantiene sostanzialmente contenuto. In Austria la crescita delle persone positive al Covid-19 resta costante. Ad oggi i casi sono complessivamente 11.781, circa 400 in più rispetto a ieri. Per aver contratto il coronavirus su tutto il territorio austriaco sono morte 186 persone, anche questo dato in crescita rispetto a venerdi’. Negli ospedali austriaci sono ricoverati 1.071 pazienti, 245 di essi in terapia intensiva. Il Land piu’ colpito resta il Tirolo dove attualmente i positivi sono 2.042. In Svizzera le persone contagiate dal Covid-19 sono più di 20 mila, per la precisione 20.201, quasi 1.000 piùdi ieri, mentre si registrano altre 76 vittime. Il numero dei decessi sale così a 540. La Francia registra altre 441 persone morte dopo essere state contagiate dal coronavirus. Un numero, inferiore alle 588 vittime di ieri, che porta il totale dei morti a 7.560. Circa 600 soldati francesi sono stati contagiati dal nuovo coronavirus: lo ha reso noto il ministro della Difesa, Florence Parly, la quale ha assicurato comunque che la capacita’ dell’esercito di condurre le sue missioni “non risulta inficiata”. L’ultimo bilancio della situazione epidemica nell’esercito francese risaliva a fine marzo, quando erano stati denunciati 400 casi. Nel Sahel, dove questa settimana sono stati dichiarati 4 primi casi di coronavirus tra i 5.500 soldati dell’operazione anti-jihadista Barkhane.
 
Con i 140 decessi registrati nelle ultime ventiquattro ore il numero totale dei morti per coronavirus in Belgio è salito a 1.283. I casi sono arrivati a essere 18.431, un incremento di 1.661 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono attualmente 1.245 e quelli ricoverati negli ospedali 5.678. “Il numero dei decessi e dei ricoveri resta elevato”, è stato il commento degli esperti belgi, secondo i quali la situazione negli ospedali “resta difficile ma per ora gestibile. E per questo è importante continuare a seguire le restrizioni in vigore”. In Olanda nelle ultime 24 ore ci sono stati 164 morti per il coronavirus portando il bilancio totale delle vittime a 1651. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie dei Paesi Bassi. I nuovi ricoveri in ospedale sono stati 336, in flessione rispetto ai giorni precedenti. Complessivamente le persone ospedalizzate sono state finora 6.622, di cui 1324 in terapia intensiva (questo dato si riferisce a venerdì). I positivi finora accertati sono 16.627,mille in più rispetto a ieri.
 
I nuovi casi di coronavirus a Tokyo hanno superato per la prima volta quota 100 in 24 ore, segnando così un nuovo record giornaliero. L’ultimo bollettino del governo metropolitano – soggetto a ulteriori aggiornamenti in serata – indica che 118 persone sono risultate positive nella giornata di sabato, portando il totale nella capitale a quota 891. Aumenta così la pressione sul premier Shinzo Abe per decretare lo stato di emergenza. Fino a ieri le persone ammesse negli ospedali di Tokyo erano 704, fanno notare i media, un dato che era già molto vicino al limite di 750 posti letto riservati ai pazienti di coronavirus. Intanto, per il secondo fine settimana consecutivo le strade delle capitale sono semi-deserte in seguito all’invito della governatrice Yuriko Koike ai cittadini a stare a casa ed uscire solo per motivi essenziali.
 
Intanto, la Cina si è fermata e ha onorato la memoria delle oltre 3.300 vittime del coronavirus e dei primi 14 ‘martiri’ caduti in prima linea nell’Hubei lottando contro la pandemia. L’intero Paese s’è raccolto in silenzio alle 10 (le 4 in Italia) per 3 minuti e nell’aria sono risuonate sirene e clacson di auto. Il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista e governo, tutti con un fiore bianco sul petto, hanno tenuto una cerimonia alla Zhongnanhai, compound di Pechino della leadership, sostando in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale cinese a mezz’asta.

L’India ha registrato ieri un record di 601 nuovi casi di coronavirus: lo ha reso noto il ministero della Sanità del Paese, secondo quanto riporta la Cnn. Si tratta di un incremento del 26% rispetto a giovedì. I dati della Johns Hopkins University indicano intanto che il totale dei contagi in India ha raggiunto quota 3.082, con 86 decessi e 229 persone guarite. L’impennata dei casi giornalieri, secondo un funzionario del ministero della Sanità, è legata ad un raduno religioso che ha avuto luogo in una moschea di New Delhi il mese scorso. Finora 647 casi sono stati collegati direttamente a questo raduno e tutte le persone contagiate sono state identificate e poste in isolamento.

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