Terapia intensiva sempre meno intasata. Ma si continua a morire

15 aprile 2020

La buona notizia è che “prosegue il calo sulla pressione delle strutture ospedalieri” per dirla con Angelo Borrelli. Il capo della Protezione civile puntualemnte alle 18 ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus. Complessivamente 165.155 persone in Italia entrate in contatto con il coronavirus finora (positivi +deceduti + guariti), 2.667 in più rispetto al consuntivo di ieri. Attualmente sono 105.418 le persone positive, con un incremento di 1.127 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 675 unità. E ancora. Sono 38.092 le persone guarite, con un aumento di 962 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 21.645, 567 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono ora 27.643, quelli in terapia intensiva 3.079 (-107 rispetto a ieri). In isolamento domiciliare 74.696 persone. I tamponi eseguiti nel Paese sono stati finora 1.117.404 (43.715 nelle ultime 24 ore, contro i 26.779 di ieri).

In sostanza, questo è il bollettino di oggi 15 aprile 2020. “Domani altri 71 medici della task force andranno nelle regioni più colpite dall’emergenza – ha annunciato Borrelli -. Al momento della task force fanno parte più di 200 medici e circa 200 infermieri”. Il commissario all’emergenza coronavirus, ha anche ricordato che “i volontari impegnati sul campo ad oggi sono 12.118, le tende di pre triage allestite fuori dagli ospedali sono 835, quelle negli istituti penitenziari 151”. Borrelli ha parlato anche della situazione dei migranti, con la ripresa degli sbarchi: “Sui migranti, come ho già detto, ho nominato soggetto attuatore il capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione. Lo ringrazio, sta lavorando per individuare quelle che sono le soluzioni sia per la possibilità di fare le quarantene sulle navi che per trovare delle aree a terra. Siamo in una fase di valutazione delle misure da mettere in campo, per cui anche quelle notizie emerse in queste ore relativo all’utilizzo di una specifica nave, sono ancora al vaglio del soggetto attuatore”.

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TUTTI I DATI PER PROVINCIA

Ranieri Guerra, dell’Oms e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, ha evidenziato che il numero di mascherine giornaliere necessarie agli italiani per stare fuori casa e recarsi al lavoro o per altre attività dipenderà da cosa e da quando riaprire, dalla progressione della ‘Fase 2’ in questa emergenza coronavirus. E anche il numero di mascherine ad personam dipende dal tipo di attività svolta, “ma resta fermo il senso di responsabilità del singolo lavoratore”.

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