Coronavirus, tremano gli Stati Uniti: almeno 245.646 casi e 6.068 morti

3 aprile 2020

Negli Stati Uniti, ci sono ora almeno 245.646 casi di nuovo coronavirus e 6.068 persone sono morte, secondo l’ultimo aggiornamento dell’aggregatore di dati della Johns Hopkins University. Il totale comprende i casi di tutti e 50 gli Stati, il District of Columbia e gli altri territori statunitensi, come anche i cittadini rimpatriati. Il Wyoming resta l’unico Stato senza morti. Mentre il peggiore resta quello di New York dove si sono registrati 562 morti in un giorno. Ci sono 102.863 casi confermati di nuovo coronavirus e 2.935 morti nello Stato di New York. L’aggiornamento è stato appena fornito dal governatore Andrew Cuomo, nella quotidiana conferenza stampa sull’emergenza. Oltre 14.000 persone sono attualmente ricoverate. Rispetto a ieri, ci sono 10.482 casi e 562 morti in più. “Si tratta del maggior aumento singolo nel numero di morti da quando abbiamo cominciato” ha detto Cuomo.

E intanto si registra un nuovo record delle vittime di coronavirus negli Stati Uniti. In 24 ore i decessi sono stati 1.169 portando il totale a circa 6.000 morti, 1.500 dei quali nella sola area di New York. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di essersi sottoposto nuovamente al test per il Covid-19 e di essere risultato per la seconda volta negativo. “Ho fatto il test – ha detto – ci sono voluti circa 14 minuti per avere il risultato. L’ho fatto per curiosità, per vedere a che velocità arrivava l’esito”. Trump si era già sottoposto al test circa due settimane fa dopo che un consulente del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, con cui si era incontrato, era risultato positivo.

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Intanto, preoccupa la situazione negli ospedali di New York per la veloce crescita di contagi. Il sindaco Bill De Blasio ha chiesto una piena mobilitazione dell’esercito per salvare più vite possibile e si è rivolto ai cittadini: “Consigliamo ai newyorkesi di coprirsi il viso quando escono e stanno vicino ad altre persone. Cerchiamo di essere chiari, bisogna coprire il viso – aggiungendo – va bene anche una sciarpa, qualcosa di fatto in casa, una bandana. Non c’è bisogno di una mascherina chirurgica professionale”, invitando a lasciarle a chi ne ha più bisogno e deve soccorrere le persone. “L’importante, però, è coprirsi – ha concluso – sembra che le persone asintomatiche trasmettano questa malattia, dobbiamo proteggere gli altri”.

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