Dall’iPhone alla nuova Tv, Apple scopre le sue carte

Dall’iPhone alla nuova Tv, Apple scopre le sue carte
7 settembre 2015

apple-sign-tim-cook-stage-614x409Se la grandezza del contenitore riflettesse automaticamente la rilevanza del contenuto, allora non andranno deluse le crescenti aspettative sull’evento di fine estate convocato da Apple. Perché la casa californiana ha convocato la stampa specialistica presso l’auditorium cittadino di San Francisco, capace di ospitare fino a 7 mila persone, circostanza che ha inevitabilmente alimentato ulteriormente le attese. Intanto il gruppo come di consueto lascia trapelare poco o nulla del programma, con un gioco ben collaudato che favorisce l’autoalimentarsi dell’interesse. L’appuntamento è per mercoledì 9 alle 19 italiane. Tutti gli osservatori scommettono sulla presentazione di una versione aggiornata dell’iPhone, che senza attendere il lancio ufficiale è stata già etichettata come “iPhone 6S” e “iPhone 6S Plus”, per la versione con schermo più grande. Da solo il melafonino assicura oltre il 60 per cento dal fatturato del gruppo. Si prevedono potenziamenti al processore, alla fotocamera, ai suoi tempi di reazione e allo schermo touch, che dovrebbe anche includere la nuova tecnologia in grado di misurare le diverse intensità del tocco già presente sull’Apple Watch.

Non è escluso che lo stesso dispositivo da polso, sul quale tuttora mancano cifre chiare sulle vendite, possa essere oggetto di qualche operazione di “update” o “upgrade” (certo un pochino di autonomia in più dell batteria non guasterebbe). Ma non è su questo nuovo segmento – che ha appena visto il gigante coreano Samsung rilanciare la sfida con il suo Gear 2 – che si concentrano le scommesse degli osservatori, né sul look del nuovo smartphone che non si prevede presenterà variazioni di sorta, come del resto solitamente capita con le versioni S. Buona parte della curiosità riguarda invece la Apple TV. Il piccolo dispositivo da collegare ad un apparecchio televisivo (recente), che consente di accedere a diversi contenuti multimediali. Lasciato quasi contemporaneamente all’iPhone, questo sistema ha avuto una carriera ben meno luminosa e vendite decisamente più moderate. E’ diffuso soprattutto negli Usa dove comuque meno di una famiglia su 5 (il 19%) lo possiede. Ma l’esplosione degli ultimi anni dei servizi di streaming video a pagamento di vario genere fanno pensare che Apple voglia rilanciarsi in forze sul segmento.

Secondo diverse anticipazioni di stampa verrà innanzitutto ampliato la libreria di contenuti disponibili, in particolare con piena accesso all’ormai smisurata piattaforma iTunes. A questo si accompagnerà un nuovo sistema di comandi vocali, chiamato “Siri”, e che potrebbe aiutare a superare le difficoltà che esistono a gestire i servizi di questo tipo tramite i telecomandi. Ma la nuova Apple Tv potrebbe anche inglobare funzionalità aggiuntive destinate ai videogiochi. Se così fosse, un solo dispositivo sarebbe potenzialmente concorrenziale sia con i servizi di Tv a pagamento – via satellite come Sky o via internet o via cavo come gli operatori americani – sia con le consolle di videogame di Sony e Microsoft. Il tutto con l’obiettivo di mettersi al riparo da quel temuto indebolimento del fatturato che pure, complici i rallentamenti economici dei paesi emergenti, a cominciare dalla Cina, molti analisti vedono come un rischio. Perché con i mercati dei paesi avanzati vicini alla saturazione su smartphone e dispositivi mobili, buona parte delle speranze di crescita poggiavano sugli emergenti. Invece i segnali più recenti hanno dipinto una Cina che perde colpi.

Eppure, consapevole di questi timori nelle ultime settimane l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha rassicurato sul fatto che esiste molto potenziale di vendite anche nei paesi avanzati. Perché come riconoscono gli stessi analisti ipossessori di iPhone hanno una forte tendenza alla fidelizzazione ed è altamente probabile che i possessori di iPhone 4 o 5 finiscano per acquistare un 6S. Secondo la casa californiana meno di un possessore di “vecchi” iPhone su tre ha già acquistato un modello 6. Infine, non è escluso che il mega auditorium di San Francisco, dove, come ricorda il FinancialTimes, quasi 40 anni fa Steve Jobs presentò uno dei primi computer di grande successo del gruppo, l’Apple II, veda il lancio di una nuova versione ingrandita dell’Ipad, il dispositivo con cui la casa di Cupertino ha di fatto creato il nuovo segmento dei tablet. Sono circolate ipotesi di una versione da 12,9 pollici, in pratica con uno schermo del diametro da 32,8 centimetri, che potrebbe avere una penna touch o forse una tastiera sganciabile.

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