“Vincenzo Paduano non ha mai chiesto perdono per il suo gesto”. A evidenziare il mancato pentimento del vigilante che la mattina del 29 maggio del 2016, in via della Magliana, uccise e diede fuoco all’ex fidanzata Sara Di Pietrantonio è stato il pm Maria Gabriella Fazi nel corso della sua lunga requisitoria. Il magistrato, nell’udienza a porte chiuse, ha illustrato i video che ritraggono l’imputato uscire dal posto di lavoro, poche ore prima del delitto, e i filmati ricavati da alcune telecamere di sicurezza. La Procura ha poi ricostruito tutti gli spostamenti di Paduano dal 19 maggio al giorno dell’assassinio, grazie all’acquisizione dei tracciati gps.
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