Via libera all’autocertificazione per la richiesta di nuovi finanziamenti previsti dal decreto liquidità con garanzia della Sace e alla manleva per le banche sui controlli antiriciclaggio. E’ quanto prevede un emendamento approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, e frutto di una riformulazione sintesi di numerose proposte di modifica. In base alla norma, il richiedente può dichiarare con autocertificazione, tra l’altro, che l’attività è stata interrotta per l’emergenza Covid-19; che i dati aziendali sono veritieri; che il finanziamento sarà utilizzato per attività in Italia; che non sia oggetto di provvedimenti cautelari; che non abbia una condanna definitiva per evasione fiscale.
La norma limita le responsabilità delle banche che erogano i finanziamenti stabilendo che “fermi restando gli obblighi di segnalazione previsti dalla normativa antiriciclaggio, per la verifica degli elementi attestati dalla dichiarazione sostitutiva prevista dal presente articolo il soggetto che eroga il finanziamento non è tenuto a svolgere accertamenti ulteriori rispetto alla verifica formale di quanto dichiarato”. L’emendamento rinvia infine i controlli antimafia ad un protocollo d’intesa tra Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e Sace “per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali”.
