E’ morto a 91 anni il gesuita Bartolomeo Sorge, promotore della “primavera” di Palermo

E’ morto a 91 anni il gesuita Bartolomeo Sorge, promotore della “primavera” di Palermo
Bartolomeo Sorge
2 novembre 2020

È morto all’età di 91 anni padre Bartolomeo Sorge, ex direttore della Civiltà cattolica, promotore insieme a padre Ennio Pintacuda della “primavera” di Palermo. Viveva da tempo a Milano, al centro San Fedele, dove è stato attivo sino all’ultimo con articoli e prese di posizione. Nato a Rio Marina (Isola d’Elba) il 25 ottobre 1929, Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946. Redattore di Civiltà Cattolica dal 1966, ha diretto questa rivista dal 1973 al 1985, lavorando come membro del Consiglio di presidenza, insieme a Giuseppe Lazzati e mons. Bartoletti, all`organizzazione del primo grande Convegno nazionale della Chiesa italiana, nel 1976, sul tema “Evangelizzazione e promozione umana”. Dopo un intenso decennio come direttore dell’Istituto Arrupe di Palermo (dove è tra i protagonisti della cosiddetta “primavera”, fioritura di iniziative civiche e movimenti per opporsi alla mafia), nel 1997 arriva a Milano per dirigere Aggiornamenti Sociali e, dal 1999 al 2005, il mensile Popoli. Padre Sorge ha al suo attivo anche numerose pubblicazioni sulla dottrina sociale della Chiesa e l’impegno dei cristiani in politica.

“Caro p. Bartolomeo”, scrive il direttore di Aggiornamenti sociali, padre Giacomo Costa, “qualche anno fa scrivevi, citando papa Benedetto: ‘Abbiamo bisogno di uomini che tengano lo sguardo diritto verso Dio, imparando da lì la vera umanità. Abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio e a cui Dio apra il cuore, in modo che il loro intelletto possa parlare all`intelletto degli altri e il loro cuore possa aprire il cuore degli altri’. (La traversata, p. 7). Grazie per averci testimoniato che questo è possibile: hai contagiato chi ti incontrava con la tua allegria e la tua fiducia e gli hai fatto respirare la gioia del Vangelo. Grazie per il tuo infaticabile impegno a fare uscire la Chiesa ‘dalle mura del tempio’ attraverso i tuoi scritti e le centinaia di incontri in tutta l`Italia e non solo. Grazie per non aver taciuto quello che hai visto e udito (Atti 4, 20), fino all`ultimo giorno”. Su Aggiornamenti Sociali padre Sorge ha firmato 162 articoli. Il primo editoriale da direttore, nel gennaio 1997, era dedicato al rapporto tra Nord e Sud del Paese e alle spinte autonomistiche e localistiche che proprio in quegli anni iniziavano a manifestarsi: con l`editoriale Palermo e Milano, una sola Italia, padre Sorge annunciava tra l`altro l`inizio del coordinamento fra la redazione milanese della Rivista e l`Istituto di formazione politica del capoluogo siciliano, coordinamento che dura tuttora.

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Tra i numerosi temi affrontati dal gesuita sulla rivista, uno dei più ricorrenti è stata la riflessione sull`evoluzione del cattolicesimo democratico, sul popolarismo sturziano e, più, in generale sulla presenza dei cattolici italiani in politica. Tra i vari articoli l`editoriale del maggio 1999 dal titolo Non è più tempo di “storici steccati”, il ricordo di Giuseppe Lazzati pubblicato nel 2009, a cento anni dalla nascita e il contributo sulle Prospettive per una ‘buona politica’. Papa Francesco e le intuizioni di Sturzo, uscito nel marzo 2014. Lo sguardo di padre Sorge non si è limitato in questi anni alle sole vicende italiane: è nota, ad esempio, la sua ammirazione nei confronti di Oscar Romero, che il gesuita ebbe occasione di incontrare durante la Conferenza dell`episcopato latinoamericano a Puebla, nel 1979. Con il pontefice argentino, padre Sorge è in grande sintonia , e papa Francesco in un`occasione ha voluto ringraziare pubblicamente il confratello per il suo contributo al pensiero sociale della Chiesa. Padre Sorge era un “grande gesuita e direttore de La Civiltà Cattolica e voce profetica che ha accompagnato la ricezione del Concilio in Italia”, lo ricorda padre Antonio Spadaro, suo successore alla guida del quindicinale dei gesuiti, riproponendo un suo recente articolo a favore di un sinodo per la Chiesa italiana.

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