Ecco come verranno spesi 7 miliardi

9 giugno 2014

I tempi stringono ed occorre chiudere la programmazione europea 2007-2013. Una lotta contro il tempo. Dopo avere certificato in tempi record una spesa di 1,7 miliardi, alla Sicilia restano diciotto mesi per non perdere neppure un euro dei 2,3 miliardi residui. Rosario Crocetta, si dice fiducioso e assicura anche che non ci sarà nessun ritardo sulla nuova Agenda 2014-2020, il nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per le aree meno sviluppate, come la Sicilia: in tutto circa 7 miliardi, quattro dei quali di provenienza comunitaria. Esiste un primo step del 22 luglio, a partire dal quale le regioni potranno presentare i programmi di spesa a Bruxelles. Cinque le sfide: rafforzamento rapido delle misure anticicliche, favorendo la natalita’ delle imprese e l’occupazione e lanciando un piano importante di opere per infrastrutture pubbliche; competitivita’ del sistema economico, sostenendo l’innovazione e migliorando l’efficienza dei servizi pubblici; valorizzazione del patrimonio culturale e naturale; qualita’ della vita, puntando a periferie piu’ vivibili, ad aree marginali piu’ accessibili e al rafforzamento delle competenze; sostenibilita’ ambientale e qualita’ dei servizi ambientali. Il programma sara’ redatto dai dipartimenti regionali.

Tra gli obiettivi tematici, l’incremento dell’attivita’ di innovazione delle imprese, il rafforzamento delle strutture di ricerca, la promozione di nuovi mercati per l’innovazione. Poi l’Agenda digitale, attraverso la riduzione dei divari digitali nei territori, la digitalizzazione dei processi amministrativi; la promozione della competitivita’ delle piccole e medie imprese mediante l’incentivazione degli investimenti e dell’accesso al credito. La tutela ambientale. La riduzione dei consumi energetici, il maggiore utilizzo di rinnovabili e bioenergie, forme di mobilita’ sotenibili. Quindi, la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera, la riduzione del rischio incendi. A seguire, l’efficientamento dell’amministrazione pubblica, il potenziamento di sistemi di trasporto sostenibili, col potenziamento dell’offerta ferroviaria, l’aumento della competitivita’ del sistema portuale e interportuale. Infine la promozione dell’inclusione sociale, delle azioni contro la poverta’ e ogni forma di discriminazione, l’investimento nell’istruzione, formazione e formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente.

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