Egitto, altri 45 giorni di carcere per Zaki. Amnesty: “Decisione ingiusta e crudele”

Egitto, altri 45 giorni di carcere per Zaki. Amnesty: “Decisione ingiusta e crudele”
Patrick Zaki
7 dicembre 2020

Patrick Zaki resta in carcere in Egitto. La scarcerazione, avvenuta nei giorni scorsi, dei tre dirigenti dell’ong egiziana Eipr con cui collabora il ricercatore egiziano iscritto all’Università di Bologna, aveva fatto sperare in un suo rilascio, ma oggi la terza sezione antiterrorismo del tribunale del Cairo ha prorogato per altri 45 giorni la detenzione preventiva. Zaki, 27 anni, è in carcere in Egitto dal 7 febbraio scorso, quando venne arrestato all’aeroporto del Cairo, al suo rientro dall’Italia. Le accuse che gli sono state contestate sono diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici. Dallo scorso marzo si trova nel carcere di Tora, a sud del Cairo. Più volte Amnesty international ha espresso preoccupazione per le sue condizioni di salute, perchè lo studente è asmatico, quindi più a rischio di contagio per il coronavirus.

La decisione della corte è stata annunciata dall’ong egiziana, sottolineando come l’udienza odierna abbia interessato anche altri 700 prigionieri e a tutti, ad eccezione di una sola persona, è stata confermata la detenzione. “Altri 45 giorni di detenzione preventiva per Patrick Zaki. Una decisione ingiusta e crudele nei confronti di Patrick, in carcere da più di 10 mesi. Non ci arrendiamo: continuiamo e continueremo a chiedere #FreePatrickZaki”, si legge sull’account Twitter di Amnesty. Più volte Amnesty international ha espresso preoccupazione per le sue condizioni di salute, perché lo studente è asmatico, quindi più a rischio di contagio per il coronavirus. “Una decisione ingiusta e crudele. Non ci arrendiamo: continuiamo e continueremo a chiedere #FreePatrickZaki”, si legge sull’account Twitter di Amnesty.

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LE REAZIONI

“Non possiamo che esprimere forte preoccupazione e delusione per le sorti di Patrick Zaki ancora detenuto nelle carceri egiziane”. E’ quanto affermano in una nota i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri. “Da dieci messi in carcere – ricordano – Patrick Zaki vive in condizioni di estrema precarietà e il rilascio nei giorni scorsi degli altri attivisti della Ong di cui fa parte aveva fatto ben sperare. Sappiamo che il nostro Governo sta lavorando attivamente su questo fronte, non c`è alcun motivo per cui debba rimanere in prigione e chiediamo all`Egitto che venga immediatamente scarcerato”, concludono i deputati del M5S.

“La sentenza su Zaki è l`ennesima decisione ingiusta e inumana. Non si può lasciare in galera un ragazzo perché difende i diritti umani. Nessuno si illuda: continueremo a tenere alta la pressione e l`attenzione a tutti i livelli su questa ingiustizia”. Lo ha scritto su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

“La reiterazione della detenzione in carcere di #PatrickZaki in #Egitto è decisione politica e giudiziaria indegna ed inaccettabile. Il Governo italiano deve far sentire la sua voce in maniera forte ed autorevole. L’Italia rischia di essere umiliata come per Giulio Regeni” Questo il Tweet del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

 

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